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mercoledì 27 settembre 2017

Torta di zucca e castagne



Appena scendono le temperatura mi assale il pensiero irrefrenabile di torte da forno; non preparo spesso dolci lievitati, ma guardando una zucca abbandonata in cucina non ho resistito!
Il risultato è una torta super autunnale, morbida e fondente, che resta umida per 4 giorni.
Mi piace abbinarla al caffè la mattina o al tè nero il pomeriggio. Potete servirla con la panna montata, sarebbe il massimo! Tanto il freddo fa bruciare di più, non dimentichiamocelo.


Ingredienti e sostituzioni
Non contenta della zucca ho aggiunto farina di marroni e spezie, ma potete ometterle tranquillamente se non le amate e sostituire il quantitativo di farina di marroni con pari peso di una normale; vi consiglio la farina tipo “0”, oppure la farina di farro bianca. Se volete realizzare una torta senza glutine, usate pure un mix di farine apposite.

Il burro è difficile da sostituire in questo caso, perché è proprio lui che conferisce la morbidezza alla torta! Se proprio non volete usarlo, potete montare lo zucchero insieme alle uova e aggiungere un’emulsione realizzata con 84% di olio e 16% di acqua sul peso del burro.

Ho utilizzato lo zucchero di cocco per abbassare l’indice glicemico e rendere la torta più sana, ma se preferite potete sostituirlo tranquillamente con quello normale o di canna grezzo.

Per quanto riguarda la zucca, sceglietela compatta e poco acquosa per un risultato migliore; vi consiglio la Butternut oppure la Piacentina. Per ottenere la polpa, inserite uno stecchino di legno o di acciaio nella buccia della zucca e infornatela intera su una teglia coperta di carta forno; accendete il forno a 200°C e lasciate cuocere la zucca per 45 minuti/un’ora, fin quando non riuscirete ad estrarre facilmente lo stecchino dalla buccia.
Lasciate raffreddare, tagliate la zucca a metà e ricavate la polpa eliminando i semi e la buccia.
Frullate la polpa usando un mixer oppure un minipimer.



Ingredienti per una torta da 22 cm di diametro e 10 cm di altezza
Cottura in forno a 160°C se statico, 140°C se ventilato, per circa un’ora


400 g purea di zucca

120 g burro morbido
240 g zucchero di cocco o normale

140 g farina “0”
100 g farina di marroni o castagne
½ cucchiaino sale
½ cucchiaino lievito per dolci o cremortartaro
1 cucchiaino bicarbonato
1 cucchiaino cannella
1 cucchiaino chiodi di garofano macinati
1 cucchiaino noce moscata grattugiata

2 uova bio


Ho ottenuto la purea di zucca cuocendola in forno (per i passaggi, leggete l’introduzione del post). Ho eliminato semi e buccia e ho frullato la purea ottenuta con un minipimer.
Ve ne serviranno 400 g, teneteli da parte.

Accendete il forno a 160°C se statico, 140°C se ventilato.
Imburrate ed infarinate uno stampo per ciambella, oppure preparatelo con olio staccante spray.

Ammorbidite il burro tagliandolo a cubetti e scaldandolo leggermente al microonde; oppure lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente.
Montatelo bene con lo zucchero, utilizzando un frullino elettrico oppure una planetaria.
Nel frattempo, in una ciotola, mescolate le farina, il sale, il lievito, il bicarbonato e le spezie. Setacciateli.

Aggiungete ora le uova, uno alla volta, mescolando bene.
Versate ora sul composto il mix di farine setacciate, mescolate leggermente.

Aggiungete la polpa di zucca e mescolate per ottenere un composto omogeneo; trasferitelo a cucchiaiate nello stampo e infornate in forno già caldo.

Lasciate cuocere per circa un'ora, verificate la cottura inserendo uno stuzzicadenti al'interno, dovrà uscire pulito.
Sfornate, lasciate intiepidire e trasferite la torta su una griglia capovolgendo lo stampo.
Servita tiepida o fredda.
Si conserva 4 giorni avvolta da pellicola a temperatura ambiente; se le temperature fossero ancora alte, meglio conservarla in frigorifero. Potete anche congelarla, si conserva per 3 mesi avvolta in cellophane per alimenti.

giovedì 24 agosto 2017

"Cheesecake" vegan di anacardi con mango e frutto della passione



Non scambiate questa torta per un cheesecake classico; è la classica versione vegan della mia torta preferita, in cui al posto dei latticini si utilizzano anacardi lasciati in acqua per renderli morbidi e più digeribili. Vi avevo già proposto una cheesecake vegan e crudista qui, ma approfittando del caldo afoso che ci fa ancora soffrire, ho deciso di realizzarne una versione freschissima e accesa, per dimostrare che con qualche accorgimento si possono realizzare torte sane ma bellissime.
Questa torta piace a tutti, anche ai bambini, l’unico requisito è quello di amare il cocco, perché come molte altre torte vegan e crudiste, l’elemento che fa addensare il tutto in frigorifero è proprio l’olio di cocco ed è impossibile coprirne il gusto caratteristico.
Questa torta è anche senza glutine, senza zucchero raffinato, quindi sicuramente più sana di molte altre torte classiche. Io la uso per intervallarla alle merende tradizionali meno salutiste, non le rimpiangerete!



Ingredienti e sostituzioni
Ho sostituito metà della quantità di anacardi con le mandorle, in modo da diminuire leggermente il costo della torta; potete farlo anche voi oppure usare solo anacardi che devono essere non tostati e non salati.
Nella base ho scelto di aggiungere dei pistacchi, ma potete usare qualsiasi frutta secca vogliate, basta sostituirla pari peso con quella utilizzata da me.
Quando scegliete i datteri, tenete presente che i migliori sono i Medjoul, ma potete sceglierne anche altre qualità; li ho pesati senza nocciolo. Se non trovate i datteri potete sostituirli con albicocche secche.
L’olio di cocco indurisce in frigorifero; se volete ammorbidirlo per utilizzarlo, scaldatelo a bassa temperatura in microonde.
Volendo potete sostituire il lime con un limone normale, attenzione che sia biologico o non trattato perché ne userete anche la buccia.
In questa versione è presente anche il latte di cocco; lo trovate in brick nei supermercati, nel reparto di cibi etnici. Se volete ottenere una torta più densa, sarebbe meglio utilizzare quello in lattina perché è più grasso e cremoso, ma io lo trovo solo in alcuni negozi di alimentazione naturale o nei market etnici forniti. Potete comunque sostituire il latte di cocco con altri latti vegetali di vostra scelta, la consistenza risulterà però più morbida.
Per dolcificare ho usato lo sciroppo di riso; potete sostituirlo con malto di mais, sciroppo d’acero, sciroppo di agave o anche miele se non siete vegani.
Ho deciso di usare polpa di mango e frutto della passione, ma se preferite potete anche usare purea di albicocche, di pesche o altra frutta a scelta. Frullatele con il limone per non farle annerire!


Ingredienti per una torta da 20 cm Ø
Iniziare a realizzarla il giorno prima


Base
60 g pistacchi
60 g mandorle
1 pizzico di sale
70 g datteri
buccia di 1 lime
2 cucchiai di olio di cocco

Crema
120 g anacardi
120 g mandorle
succo di 1 lime
100 g di latte di cocco
150 g sciroppo di riso
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di zenzero in polvere (fac.)
150 g olio di cocco

polpa di 1 mango
2 frutti della passione freschi


Per prima cosa dovete mettere in acqua gli anacardi e le mandorle e lasciarli coperti in frigo per tutta la notte; il giorno dopo, scolateli e sciacquateli bene sotto l’acqua. Rimetteteli in frigorifero.

Adesso preparate lo stampo scelto prima di cominciare: potete usare una tortiera apribile oppure un cerchio di metallo. In entrambi i casi, utilizzate un foglio di carta forno per la base, oliate i bordi con un pennello oppure con lo staccante per torte e ricopriteli bene con una fascia di carta forno oppure di acetato professionale, in modo da riuscire ad estrarre la torta facilmente e in modo da ottenere bordi perfettamente lisci.

Preparate la base: frullate nel mixer ad impulsi i pistacchi, le mandorle ed il sale. Non serve ridurli in farina perché dovrete comunque continuare a frullare.
Aggiungete i datteri e la buccia di lime e frullate ad impulsi fino ad ottenere un composto omogeneo.

Continuando a frullare, versate nel boccale due cucchiai diolio di cocco fino ad ottenere un composto liscio; non frullate a lungo altrimenti l’impasto si scalderà e l’olio di cocco rischierà di separarsi. Inoltre, superando i 42°C, la torta non sarà più crudista. A molti questo non interessa minimamente, ma a qualcuno sì! :-O
Trasferite il composto sul fondo dello stampo e distribuitelo bene schiacciandolo delicatamente con il dorso di un cucchiaio.
Trasferite in congelatore.

Adesso preparate la crema: frullate anacardi e mandorle ammollati in precedenza insieme al succo di lime, il latte di cocco, lo sciroppo di riso (o altro dolcificante liquido a scelta), il sale e lo zenzero. Pulite spesso le pareti del mixer in modo da ottenere una crema liscia e senza grumi.

Continuando a frullare, unitevi l’olio di cocco ammorbidito o liquido (l’olio di cocco si presenta morbido o liquido a temperatura ambiente e solido se tenuto in frigorifero; per ammorbidirlo, scaldatelo a bassa temperatura in microonde o a bagnomaria caldo con fuoco spento).
Non frullate a lungo la crema per non scaldarla eccessivamente.
Trasferite il composto sulla base fredda.

Distribuite sulla crema la polpa di mango sulla superficie. Con un coltello, realizzate dei ghirigori in modo da incorporare la polpa alla crema di anacardi.
Se non lo fate, la polpa di mango resterà troppo liquida perché non contiene addensanti.
Trasferite il tutto in congelatore per almeno 4 ore.
Una volta indurito, estraetelo dallo stampo e togliete la striscia di carta da forno/acetato.

A questo punto potete congelarlo completamente se prevedete di utilizzarlo per una cena, oppure tagliarlo a fette utilizzando un coltello caldo, in modo da averlo già sporzionato e poterlo utilizzare quando volete.
Se congelato interamente, dovrete trasferirlo per almeno 3 ore in frigorifero prima di servirlo, in fette richiederà meno tempo per raggiungere la giusta temperatura.
Servitelo decorandolo con mango, pistacchi e frutto della passione.

giovedì 17 agosto 2017

Torta integrale alle pesche (senza glutine)


In questi giorni di caldo passa la voglia di cucinare; tornata dalla Puglia mi ritrovo spesso a mangiare friselle, l’unico sforzo che faccio è quello di tagliare a metà i datterini ;-P.
Eppure la voglia di svegliarsi la mattina con una torta non passa e allora ho scelto una ricetta molto facile e profumata a cui non ho saputo resistere!


Ingredienti e sostituzioni

Questa torta è umida, rustica e relativamente sana, ottima per le colazioni estive; ho scelto di realizzarla con le pesche noci, ma potete sostituirle con albicocche, prugne o fichi, sarà perfetta!
Ho scelto una farina senza glutine difficile da reperire, ovvero quella di sorgo integrale; potete trovarla nei supermercati biologici o sostituirla senza problemi con farina di riso integrale oppure, se non avete bisogno di eliminare il glutine, togliete lo xantano e usate la farina che preferite, per esempio quella di farro.
Ho utilizzato il miele di lavanda perché lo amo, ma potete usare tranquillamente quello di acacia o millefiori.
Se siete intolleranti ai latticini, potete sostituire il burro normale con quello di soia e il latte con tè freddo oppure con succo di frutta.
Se non amate il cocco, sostituitelo completamente con la farina di mandorle o di nocciole.
Le spezie sono facoltative.



Ingredienti per una torta da 24 cm Ø
Cottura in forno a 160°C se statico, 150°C se ventilato, per un’ ora


400 g pesche noci mature pulite
175 g burro morbido
2 uova bio
150 g di farina di sorgo integrale
50 g di farina di mandorle bianche
50 g cocco grattugiato
5 g lievito in polvere
1 cucchiaino di xantano
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaino di cardamomo in polvere
170 g miele di lavanda
3 cucchiai di latte
1 pizzico di sale
zucchero di canna


Accendete il forno a 160°C se statico, 150°C se ventilato.
Per prima cosa, preparate la tortiera: potete usare questo composto, oppure imburrare e infarinare, o ancora utilizzare uno staccante spray.

Tagliate ora le pesche a cubetti; se non sono mature, non tagliatele troppo grandi.
Nel frattempo tagliate il burro a cubetti e ammorbiditelo per 10-20 secondi al microonde.
Montatelo in una planetaria munita di frusta finché non risulterà cremoso.

Aggiungete le uova uno per volta e 3 cucchiai di farina e continuate a montare per ottenere un impasto omogeneo.

Aggiungete il miele e mescolate.
Unite ora il resto della farina, la farina di mandorle, il cocco grattugiato, il lievito, lo xantano, le spezie e il sale, mescolando; per ultimo, unite il latte.

Incorporate ora le pesche delicatamente, aiutandovi con una spatola.
Trasferite il composto nella tortiera e spianatelo con il dorso di un cucchiaio; cospargete la superficie con lo zucchero di canna.

Infornate in forno già caldo e fate cuocere per un’ora; trascorsi 30 minuti, controllate la torta e se notate che si sta colorando troppo, copritela velocemente con un foglio di alluminio.
Servite tiepida con mascarpone oppure con gelato alla crema o al rosmarino.

venerdì 12 maggio 2017

Una torta per utilizzare una colomba



Ho trovato due colombe che volevo provare, a Pasqua finita da un pezzo però: nel momento in cui non le vuole più nessuno io ho scoperto di non poter farne a meno ahahah.
Tutto ciò nasce da puro istinto materialistico più che da razionale consapevolezza, ovvero mi sono lasciata attrarre da una colomba ad impasto pandoro, senza canditi, senza uvetta e senza mandorle, ovvero senza niente se non chilate di burro e uova. Quindi una volta aperta, assaggiata ed apprezzata, ho capito che l’avrei finita da sola nonostante l’industrialità e a questo punto la mia decisione è stata quella di arricchirla per condividerla con altri.
Il post nasce perciò per salvarvi da chili di colomba da mangiare da soli: potete realizzare questa torta quando volete e congelarla intera, in modo da condividerla all’occorrenza, a cena o per una grande occasione. Per fare i bordi lisci vi servono solo un cerchio di acciaio e una striscia di acetato.
Se userete una colomba senza niente nessuno se ne accorgerà, altrimenti va benissimo anche una colomba tradizionale, meglio se ai canditi e basta, perché l’uvetta in questo caso stonerebbe.
Io ho realizzato due farciture diverse per darvi la scelta, potete inserirle entrambe oppure sceglierne una e raddoppiare la dose; tenete presente che la crema al burro si presta meglio ad essere congelata piuttosto che la chantilly.
Una curiosità: in Italia solitamente il termine chantilly definisce una crema a base di crema pasticcera e panna montata, mentre in Francia per “chantilly” si intende la panna fresca montata e basta.


Ingredienti per una torta da 20 cm Ø, 10 persone


1 colomba
210 g acqua
70 g zucchero
250 g fragole
150 g lamponi
300 g panna fresca

crema pasticcera
250 g latte
60 g zucchero
75 g tuorli
30 g amido di mais
buccia 1 limone bio
1 vaniglia

crema al burro
250 g burro morbido
75 g crema pasticcera
20 g liquore alla vaniglia oppure Rum


Cominciate portando ad ebollizione l’acqua e lo zucchero per creare uno sciroppo; tenete da parte per farlo raffreddare.
Lavate bene i lamponi e le fragole e tagliate quest’ultime in cubetti da circa 1 cm; tenetene da parte alcune intere per decorare la torta.

Realizzate la crema pasticcera: mettete in una casseruola con doppio fondo il latte insieme alla buccia del limone e i semi di vaniglia e cominciate a scaldarli a fuoco basso.
In una ciotola, mescolate energicamente i tuorli insieme allo zucchero, una volta ottenuto un composto liscio, aggiungete l’amido di mais precedentemente setacciato e mescolate bene.

Quando il latte raggiungerà l’ebollizione, filtratelo sul composto di uova, mescolate bene e trasferite di nuovo il tutto nella casseruola.
Cuocete a fuoco medio mescolando continuamente con la frusta e togliete dal fuoco quando la crema comincia a bollire. Trasferitela in una ciotola pulita, copritela a contatto con la pellicola per alimenti e fate intiepidire.

Nel frattempo tagliate la colomba: appoggiate il cerchio di acciaio sulla superficie e con un coltello lungo e affilato tagliate i lati seguendo il cerchio in maniera perpendicolare. Sempre aiutandovi con il cerchio, ritagliate la parte superiore in modo da ottenere un cilindro dritto.
Adesso dovete ricavare 3 dischi ritagliando il cilindro lateralmente con un coltello seghettato; per aiutarvi, ruotate il disco di colomba mentre tagliate. Se non avete praticità, prendete il tempo necessario per tagliarla, facendo attenzione a mantenere il coltello dritto.
Una volta ricavati i dischi, spruzzate il cerchio di acciaio con olio spray e coprite le pareti con una striscia di acetato; se non lo avete, potete utilizzare una striscia di carta forno, vi servirà per estrarre la torta dallo stampo.
Mettete il cerchio di acciaio su una teglia dritta coperta di carta forno e adagiate sul fondo un disco di colomba; riempite eventuali buchi con pezzetti di colomba e bagnate leggermente tutta la superficie con un pennello imbevuto nello sciroppo realizzato all’inizio. Non ne mettete troppo, serve solo a mantenerla umida.

Ora realizziamo la crema al burro: mettete il burro a temperatura ambiente nella planetaria e sbattetelo con lo strumento piatto per montarlo. Appena sarà areato, aggiungete la crema pasticcera e sbattete bene. Attenzione: se la crema presenta dei grumi dovrete prima frullarla con un minipimer!
A questo punto aggiungete il liquore e mescolate bene. Trasferite la crema sul disco di colomba e distribuitela con un cucchiaio. Ricoprite poi la superficie con le fragole o con i lamponi e coprite con un secondo disco di colomba che bagnerete con altro sciroppo.

A questo punto montate la panna in modo che rimanga morbida, mettetene da parte circa 100 g e montate bene il resto; sbattete la crema pasticcera e unitela alla panna montata, mescolando delicatamente per ottenere una chantilly.
Distribuitela sul secondo disco di colomba e cospargetela di lamponi o fragole.

Coprite con il terzo disco di colomba, premete bene e bagnatelo con lo sciroppo. A questo punto fate freddare bene la torta in congelatore per circa mezz’ora; trascorso questo tempo estraetela delicatamente dal cerchio di acciaio e levate la striscia di acetato.
Se non è dritta, capovolgetela su un piatto in modo che la parte più liscia sia sopra.

Usate la panna tenuta da parte per coprirla, utilizzando una spatola. Potete anche decorarla con sac à poche.

Cospargete la superficie con i frutti rossi avanzati e altri ingredienti a scelta, io ho utilizzato un crumble e riccioli di cioccolato bianco.
Conservatela in frigorifero circa 2 ore prima di servirla, oppure potete tenerla per 1 mese in congelatore coperta da pellicola.
Toglietela dal frigo circa 10 minuti prima di servirla, in modo da permettere alla crema al burro di ammorbidirsi.

sabato 22 aprile 2017

Torta rustica di mele


Ragazzi, non so da voi, ma qui è tornato il freddo. E allora mi è caduto l’occhio sul barattolo delle farina di grano saraceno, che mi piace tanto e ho scoperto di avere anche delle mele Stayman da usare e allora ho proprio dovuto farlo, ho preparato una torta di mele; sana ma comunque buona. Da colazione e da merenda, senza troppi picchi insulinici ;-).
Al posto dello zucchero di canna ho usato lo zucchero di cocco, che ha un indice glicemico molto inferiore, di contro non garantisce l’umidità giusta, ma è torta da colazione appunto, da mangiare con il caffelatte o sorseggiando un tè nero alle mele, per esempio.
Siamo ancora in tempo per le torte rustiche e integrali a quanto pare e io ne ho approfittato!


Ingredienti per una torta da 26 cm Ø
Cottura a 180°C in forno statico, a 160°C in forno ventilato per 35-45 min


5 mele Stayman, golden o annurche
1 limone non trattato o bio (buccia e succo)
100 g zucchero di canna grezzo oppure di cocco
100 g burro normale o chiarificato
3 uova
1 pizzico di sale
semi di un baccello di vaniglia
150 g yogurt bianco intero
150 g farina di grano saraceno
150 g farina 0
1 bustina lievito per dolci (16 g)


Accendete il forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato.
Foderate la base di una tortiera con la carta forno e spennellate i bordi con del burro morbido e della farina, togliendo l’eccesso.

Lavate le mele, pelatele, pulitele e tagliatele a cubetti di 1 cm; tenetele da parte immerse in acqua fredda in cui avrete spruzzato il succo del limone.
In una terrina, mettete lo zucchero, la buccia del limone, il sale, i semi di vaniglia e il burro fuso. Mescolate bene; aggiungete le uova e lo yogurt e mescolate energicamente con una frusta.

Setacciate la farina di grano saraceno, la farina 0 e il lievito e aggiungetele all’impasto; mescolate con una spatola oppure con un cucchiaio di legno, poi aggiungete le mele e amalgamate il tutto.
Versate il composto sul fondo nello stampo, livellatelo e infornate in forno già caldo, per circa 35 minuti; controllate la cottura con uno stecchino di legno, se fosse ancora cruda continuate la cottura per altri 10 minuti.

Servite con gelato, crema di mandorle, confettura di mele cotogne o panna montata!

mercoledì 5 aprile 2017

La mia torta di compleanno n.2: "cheesecake" crudista ai lamponi



Dopo la tarte al limone grassissima e piena di morbida meringa (ogni volta che la faccio la sogniamo per mesi…) ho scelto per il mio compleanno una seconda torta completamente diversa: la classica “cheesecake” crudista che è stata apprezzata perfino da quel purista di mio fratello, quindi non potevo non segnalarvela perché mancava qui nel blog! Ovviamente di cheese non ha niente, ma nell'ideale collettivo viene definita così a causa del procedimento e dell'aspetto finale quindi noi faremo lo stesso...
Detto fatto, vi lascio una versione che ho deciso di arricchire con i lamponi per confondere un po’ le idee e soprattutto perché in questo modo sono sicura che possa piacere anche ai bimbi!
Questa torta è senza zucchero, gluten-free e vegan, quindi molto salutare e senza troppi sensi di colpa di conseguenza. L’unico problema è solo che, come tutte le torte naturali a base di frutta secca è molto costosa, quindi ne ho realizzata una piccola da 20 cm per non scoraggiarvi troppo e questa dose sarà sufficiente comunque per 8-12 persone. Se volete realizzarne una da 24 cm di diametro dovrete raddoppiare le dosi.


Note su ingredienti ed eventuali sostituzioni
Partiamo dalla base: le mandorle grezze possono essere sostituite da qualsiasi frutta secca come mandorle bianche, nocciole, noci, pistacchi, pinoli. Vi consiglio di tostare sempre la frutta secca in forno a 150°C prima di utilizzarla, tranne le noci che altrimenti diventerebbero amare.
L’olio di cocco in questo caso non può essere sostituito, o meglio si potrebbe usare burro normale ammorbidito o margarina, ma si perderebbe il senso della ricetta ;-P. Una soluzione potrebbe essere il burro di soia.
Gli anacardi sono essenziali nella riuscita delle “cheesecake” raw, ma potete sostituirli con mandorle pelate; in entrambi i casi la frutta secca in questione deve essere non salata e non tostata e deve essere messa a bagno in acqua fredda per tutta la notte in modo che si ammorbidisca.
Lo sciroppo d’agave può essere sostituito tranquillamente da sciroppo d’acero, sciroppo o malto di riso, dolcificante di datteri o miele se non siete vegani.
Potete aggiungere spezie a piacere e sostituire il succo di limone con quello di arancia o di lime, se la ricetta è adatta. I lamponi possono essere sostituiti con fragole o frutta più estiva come le pesche mature, le albicocche oppure i fichi, potete sbizzarrirvi!


Ingredienti per una torta da 20 cm di diametro
Cominciate la preparazione il giorno prima


Base
150 g mandorle grezze
150 g datteri, meglio se di qualità Medjoul
1 pizzico di sale

Crema
300 g anacardi ammollati in acqua fredda per tutta la notte (vedi intro)
200 g lamponi
130 g olio di cocco
90 ml sciroppo d’agave
80 ml succo di limone
50 ml acqua
semi di 1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale


Foderate uno stampo a cerniera con carta forno: usate un foglio di carta forno per la base e una striscia alta per il bordo, in questo modo avrete i lati della torta liscissimi. Se non riuscite ad incurvarla per adattarla alla tortiera, realizzati con le forbici dei tagli verticali lungo la striscia.
Mettete le mandorle grezze, i datteri e il sale in un mixer e frullate ad impulsi per ottenere un impasto omogeneo.

Versatelo sul fondo della tortiera e compattatelo con il dorso di un cucchiaio. Ponete in congelatore.
Riducete 150 g di lamponi in purea nel mixer pulito; tenete gli altri da parte per la decorazione.
Per realizzare la crema, basterà scolare gli anacardi ammorbiditi e frullarli nel mixer insieme a 50 g di pure di lamponi e tutti gli altri ingredienti; frullate ad impulsi raschiando bene le pareti con una spatola per ottenere una crema liscia e omogenea.
Versatela sul fondo realizzato in precedenza.

Lisciate la superficie con il dorso del cucchiaio e distribuitevi sopra la purea rimanente; mescolatela poi con un coltello per realizzare la decorazione.

Fate riposare in congelatore oppure in frigorifero per almeno 4 ore prima di servirla con i lamponi freschi rimasti.


giovedì 16 marzo 2017

Tartellette crude alla frutta secca, Matcha & lamponi



Un dolce adatto a qualsiasi momento della giornata, mooooolto sano e veloce: si tratta di tartellette crude alla frutta secca, cacao e lamponi, con aggiunta di tè verde Matcha dalle tante proprietà benefiche. Il procedimento è semplicissimo e ciò che le rende utili è il fatto che si possono congelare e mangiare in qualsiasi momento, basta tirarle fuori dal freezer circa 15 minuti prima!Inoltre sono vegane, senza zuccheri raffinati e senza glutine...
Non sono bellissime?!


Note su ingredienti e sostituzioni
Potete aumentare il verde della crema aggiungendo del tè Matcha, ma tenete presente che se non siete abituati al gusto amaro di questo tè non riuscirete a mangiare le tartellette, quindi è meglio evitare! Ovviamente il tè in questione è facoltativo, se non vi piace o non riuscite a reperirlo vi consiglio di sostituirlo con il cacao amaro oppure con un pizzico di cannella.

Se non siete vegani, potete sostituire lo sciroppo d’agave con il miele liquido, meglio se d’acacia o millefiori.

Invece degli anacardi, potete usare mandorle bianche e sostituire il latte di cocco con panna di soia.

Se non trovate lo zucchero di cocco, potete utilizzare quello grezzo di canna, oppure sostituirlo con 3 cucchiai del dolcificante scelto per la base.



Ingredienti per 6 tartellette da 7 cm di Ø

120 g mandorle (bianche o grezze)
1 cucchiaio raso cacao amaro
3 datteri Medjoul oppure 5-6 datteri piccoli
2 cucchiai sciroppo d’agave oppure di riso oppure d’acero

120 g di anacardi non tostati e non salati
120 ml di latte di cocco
2 cucchiai colmi di olio di cocco
5 cucchiai rasi di zucchero di cocco
1 cucchiaino raso di tè Matcha in polvere

La sera prima: mettere in ammollo gli anacardi in abbondante acqua fredda e lasciar idratare fino al mattino.

Mettete le mandorle, il cacao, i datteri snocciolati e il dolcificante liquido in un mixer e frullate ad impulsi fino ad ottenere un composto lavorabile, leggermente appiccicoso.
Trasferitelo a cucchiai negli stampi prescelti, meglio se in silicone e schiacciatelo bene con le mani, sul fondo e sui bordi. Mettete poi lo stampo in congelatore.



Nel mixer pulito, mettete gli anacardi sgocciolati, il latte di cocco, l’olio di cocco, lo zucchero e il Matcha e mixate ad impulsi per ottenere una crema; se fosse troppo densa, aggiungete un po’ di latte di cocco.
Versate la crema sui fondi realizzati in precedenza e conservate in congelatore per almeno 6 ore.
Tirate fuori le tartellette 15 minuti prima di mangiarle e decoratele con lamponi freschi e pistacchi tritati; ovviamente ci starebbe benissimo anche una salsa al cioccolato fondente!

lunedì 30 gennaio 2017

Tortini ai mirtilli



Oggi è Santa Martina e in qualche modo dovevo pur festeggiare, ovviamente con un dolce!!
Mi sto appassionando ai dolci “senza” perché renderli buoni, fragranti ed esteticamente appetibili non è proprio facilissimo e a me le sfide con me stessa piacciono abbastanza; nonostante sia una pasticciera, non amo i dolci troppo dolci, o meglio mi piace tantissimo farli, ma non mangiarli, soprattutto perché poi non mi sento molto bene fisicamente. Mi capita spesso, dopo aver mangiato dolci comprati, di avere mal di testa o altri malesseri e in parte la colpa, non c’è niente da fare, è dello zucchero e delle farine raffinate, oltre ai grassi di scarsa qualità che ormai tutti usano per risparmiare.
Su questo blog mi sono ripromessa di pubblicare le ricette “casalinghe” che più mi soddisfano ed è proprio a casa che cerco di abolire zucchero bianco e farina raffinata, perché se dovessi mangiarli tutti i giorni mi farei del male, oltre a dover aumentare i miei sforzi ginnici :-). Questo non vuol dire rinunciarvi completamente, perché la vita è una, ma allenandoci ai sapori veri riusciamo piano piano a fare a meno di tantissime cose finte che prima trovavamo irresistibili. Più sperimento e più riesco ad ottenere dessert che non fanno rimpiangere grassi saturi e zuccheri raffinati, non solo a me, ma anche al mio fidanzato; lui da quando viviamo insieme ha rinunciato a far entrare a casa le merendine e i grassi saturi e per sdebitarmi cerco veramente di preparare dolci ingannevoli! Posso garantirvi che se piacciono a lui piaceranno a tutti e per quanto mi riguarda i benefici sul fisico e sull’anima si sentono eccome!

Sicuramente è sempre più difficile districarsi tra le informazioni contraddittorie che riguardano l’alimentazione… per quanti anni abbiamo comprato costosissimo fruttosio scoprendo poi che non è certo più salutare dello zucchero? Lo stesso vale per lo sciroppo d’agave, nonostante gli studi in merito siano ancora controversi… e non vorrei certo mettermi in cattedra a fare la parte della nutrizionista, ma pur amando il mio lavoro, non posso ignorare il fatto che i dolci classici facciano male, perché è ormai assodato e personalmente lo sperimento ogni giorno sul mio corpo. Allora, almeno a casa, quando posso cerco di ridurre il carico glicemico di ciò che mangio, realizzando dolci meno dolci, ma buonissimi; oggi ho realizzato dei tortini ai mirtilli che hanno una consistenza morbida e umida, hanno poca farina perché viene sostituita in parte dalle mandorle e non hanno zuccheri raffinati, eppure sono goduriosi e anche saporiti. Dimenticavo, sono anche senza lievito!


Note su utensili ed ingredienti utilizzati ed eventuali sostituzioni

Questi tortini nascono da un prodotto che ho trovato in un negozio biologico: un concentrato ai datteri della ditta Ecor. Questo non l’avevo mai utilizzato, mi ha soddisfatto molto ed è solo un esempio di quante alternative ci siano in natura al posto dello zucchero raffinato; ovviamente ci sono tanti altri dolcificanti liquidi che possono sostituire questo prodotto: tra i più salutari vi consiglio malto di mais, sciroppo di mais o sciroppo di riso che sono acquistabili nei negozi biologici oppure, meno salutari e con carico glicemico maggiore (ma reperibili nei supermercati) miele, sciroppo d’agave e sciroppo d’acero.
Il risultato sarà il medesimo a livello di consistenza, cambierà sicuramente il sapore perché ogni dolcificante è diverso dagli altri, sperimentate per scoprire il vostro preferito.
Io ho usato il concentrato ai datteri anche alla fine, per cospargere i tortini e dargli più dolcezza, potete fare lo stesso con qualsiasi dolcificante liquido voi scegliate.

Ho usato il burro, perché quando è di qualità è molto meglio di tanti olii in commercio; se volete sostituirlo, fate un emulsione sbattendo con una forchetta 85 g di olio e 15 g di acqua.

Come farine ne ho scelte due: ho utilizzato una farina tipo 1 di grani antichi biologica e una farina di grano saraceno che mi piace tantissimo e riduce il quantitativo di glutine, ma non siete obbligati a fare come me: al posto della prima potete utilizzare farina 0 oppure 00 e al posto della seconda potete scegliere farina di riso bianca o integrale, farina di teff, farina di castagne o di miglio, oppure potete sostituire entrambe con qualsiasi farina 0 oppure 00, cambierà sicuramente il gusto finale, ma non la consistenza.

Se non vi piacciono i mirtilli, potete sostituirli con cioccolato, lamponi, uvetta e tutto ciò che più vi piace.

Questi tortini sono buonissimi da soli, ma se volete aggiungere un tocco in più, usate il Philadelphia per arricchirli e decorarli; potete sostituirlo con mascarpone con e senza lattosio, oppure con panna montata e la cannella è facoltativa.

Come stampi, ne ho scelto uno in silicone; normalmente preferisco non farlo in quanto il silicone ad alte temperature sviluppa purtroppo sostanze tossiche e lo utilizzo soprattutto per preparazioni fredde, ma una volta ogni tanto è concesso e soprattutto in questo caso era esattamente della dimensione che cercavo, ovvero 5 cm di diametro. Voi potete utilizzare stampi in ferro o in acciaio oppure pirottini in carta, più grandi o più piccoli.

Vi serve una frusta elettrica, se non avete una planetaria usate pure un frullino manuale oppure la fusta del minipimer.



Ingredienti per 15 tortini da 5 cm di Ø
Cottura in forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato, circa 15-20 minuti
Se volete sostituire qualche ingrediente, date un'occhiata alla mia introduzione


burro                                        100 g
dolcificante liquido a scelta (vedi intro)   130 g + 1 cucchiaio
farina tipo 1 oppure tipo 0                  30 g
farina di grano saraceno                     20 g
farina di mandorle                           65 g
scorza limone bio                            1
sale                                         1 pizzico
albumi                                       3 grandi (circa 120 g)
mirtilli                                     80 g circa
Philadelphia                                 150 g
cannella (facoltativa)                       1 cucchiaino


Accendete il forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato.
Se avete scelto stampi in ferro o in alluminio, imburrateli ed infarinateli, se avete bisogno di suggerimenti per farlo velocemente guardate qui.
Sciogliete il burro, in un pentolino oppure al microonde senza farlo esplodere ;-).
Lasciate intiepidire e aggiungetevi il dolcificante liquido che preferite, nel mio caso, come vi dicevo nell’introduzione, ho scelto il concentrato di datteri; tenete da parte.
In una ciotola mescolate bene le farine, la farina di mandorle, la scorza di limone e il sale.

Montate gli albumi a neve ferma con una planetaria oppure con un frullino elettrico; tenete presente che montano molto meglio se sono a temperatura ambiente e che la ciotola deve essere pulitissima!
Prelevatene 1/3 e versateli sulle farine, mescolando. Questo passaggio viene definito “sacrificio dei bianchi” e serve per incorporare più facilmente la parte restante senza che si smonti.

Aggiungete ora il composto di burro e dolcificante e mescolate per ottenere un impasto omogeneo; a questo punto versate nella ciotola i bianchi rimasti e mescolate delicatamente dal basso verso l’alto con una spatola oppure con un cucchiaio di legno.

Prelevate l’impasto con dei cucchiai e versatelo negli stampi prescelti, tenete presente che non si gonfieranno molto. Distribuite 3-4 mirtilli grandi sulla superficie, premendoli leggermente all’interno.

Infornate subito in forno già caldo e controllateli con uno stuzzicadenti dopo 15-20 minuti, inserendolo nel centro dovrà risultare pulito; se così non fosse prolungate la cottura.
Togliete dal forno e fate intiepidire almeno 5 minuti prima di toglierli delicatamente dagli stampi per farli freddare bene.
Una volta freddi, mettete il Philadelphia in una ciotola insieme ad un cucchiaio del dolcificante liquido che avete scelto e un cucchiaino di cannella (se vi piace). Potete sbattere il tutto a mano o con un frullino elettrico, partite però a bassa velocità altrimenti spargerete il Philadelphia per tutta la cucina (agli inizi mi succedeva). Non dovete sbattere a lungo, solo il tempo necessario per rendere più cremoso il tutto.
A questo punto inserite il composto in un sac à poche munito di punta fresata, trovate suggerimenti in merito qui.
Realizzate delle decorazioni sui tortini. Cospargeteli con il dolcificante liquido e servite subito, oppure conservateli in frigo in un contenitore ermetico fino a 2 giorni.
Se non volete decorarli, si conservano per 4 giorni in contenitore ermetico , a temperatura ambiente o in frigorifero, oppure per 2 mesi in congelatore.

Se realizzate le mie ricette, fatemelo sapere! Potete scrivermi qui, via mail o contattarmi sui social :-D.

giovedì 26 gennaio 2017

Torta di castagne e cioccolato



Questa torta è fantastica perché non contiene nessun tipo di farina e, grazie alle uova e alle castagne ha una consistenza morbida e umida che rimane tale per ben 4 giorni, basta conservarla avvolta dalla pellicola.
Dopo averla realizzata e assaggiata ho deciso di aggiungere ancora più cioccolato, ricoprendola con uno strato sottile di cioccolato fondente al 70% sciolto dolcemente a bagnomaria e secondo me in questo modo risulta più completa, mi piace il contrasto tra morbidezza della torta e croccantezza della copertura. Sarebbe ancora più buona se fosse accompagnata da panna montata, ma ho provato a non esagerare ;-)



Note su ingredienti, sostituzioni ed intolleranze

Se non trovate la purea di castagne senza zucchero, potete frullare in un mixer pari peso di castagne già lessate aiutandovi con 50 ml di acqua calda o caffè se necessario.
Trovate lo sciroppo di riso nei negozi biologici di alimentazione naturale, ma potete eventualmente sostituirlo con il miele di acacia o millefiori.
Se preparate questa torta per persone celiache, verificate che tutti gli ingredienti siano certificati o inseriti nel prontuario Aic.
Utilizzate cioccolato fondente di qualità, senza zucchero sarebbe meglio, ma eventualmente potete sostituirne metà con del cioccolato al latte se lo gradite.
Se volete realizzare una torta senza lattosio, sostituite tranquillamente il burro con una crema di mandorle o nocciole al 100%.
Le uova che ho usato sono di media grandezza, circa 55-60 g l’una; montano molto meglio se usate a temperatura ambiente superiore a 16°C, cercate di tirarle fuori dal frigo circa 2 ore prima dell’utilizzo se potete e già che ci siete tirate fuori anche il burro così sarà pronto, altrimenti tagliatelo a pezzi e scaldatelo brevemente al microonde facendo attenzione a non scioglierlo o non potrete usarlo.

Come sempre, vi consiglio di preparare e di pesare tutti gli ingredienti prima di cominciare, in pasticceria è molto molto importante!


Ingredienti per una tortiera tonda da 20 cm di Ø
Cottura in forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato, circa 40 minuti

uova                               3 medie
sciroppo di riso o miele           100 g
burro ammorbidito                  50 g
purea di castagne senza zucchero   250 g
farina di nocciole                 50 g
Rum                                1 cucchiaio
sale                               1 pizzico
cioccolato fondente 70%            70 g 50 g


Imburrate ed infarinate uno stampo tondo preferibilmente munito di cerniera; potete seguire i miei suggerimenti qui. In questo caso ho anche aggiunto carta forno sulla base per togliere ancora più facilmente la torta, ma non è necessario.
Accendete il forno a 200°C se statico, 180°C se ventilato.

Cominciate a questo punto a dividere i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve ferma con una planetaria munita di frusta oppure con un frullino elettrico, io lo faccio sempre all’inizio così poi posso riutilizzare la ciotola senza lavarla!
Se vi serve la ciotola in cui li avete montati trasferiteli delicatamente in un’altra ciotola e teneteli da parte.
Mescolate insieme i tuorli e lo sciroppo di riso (o il miele) giusto per amalgamarli; potete farlo in planetaria utilizzando lo strumento piatto, oppure a mano.

Incorporate il burro ammorbidito, la purea di castagne, la farina di nocciole, il Rum e il sale, mescolando bene. Aggiungete i 70 g di cioccolato fondente (io ne ho sostituito metà con cioccolato al latte perché volevo finirlo, voi scegliete quello che preferite) a pezzetti e incorporatelo all’impasto.

A questo punto versate un terzo degli albumi nella ciotola e mescolate bene; questo procedimento si chiama “sacrificio dei bianchi” ;-) e serve per ammorbidire l’impasto per amalgamare in maniera più facile l’altra parte dei bianchi. Aggiungete tutti i bianchi rimasti e mescolate delicatamente l’impasto con una spatola o con un cucchiaio di legno, dal basso verso l’alto fin quando non otterrete un impasto omogeneo.

Versate il composto nella tortiera e livellatelo delicatamente con un cucchiaio.
Infornate in forno già caldo e cuocete per circa 40 minuti; controllate la cottura inserendo uno stuzzicadenti nel centro, se risulterà asciutto sfornate la torta, altrimenti prolungate la cottura di 5-10 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare completamente la torta; toglietela dallo stampo e adagiatela su di un piatto.
Se volete a questo punto potete cospargerla con i 50 g di cioccolato fondente fuso a bassa temperatura e brevemente a bagnomaria o nel microonde, mescolatelo molto spesso per evitare che si scaldi eccessivamente. Lasciate solidificare il cioccolato e tagliate la torta aiutandovi con un coltello affilato scaldato con acqua calda e asciugato ad ogni taglio.
Si conserva per 4 giorni coperta da pellicola a temperatura ambiente oppure in frigorifero.