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giovedì 24 agosto 2017

"Cheesecake" vegan di anacardi con mango e frutto della passione



Non scambiate questa torta per un cheesecake classico; è la classica versione vegan della mia torta preferita, in cui al posto dei latticini si utilizzano anacardi lasciati in acqua per renderli morbidi e più digeribili. Vi avevo già proposto una cheesecake vegan e crudista qui, ma approfittando del caldo afoso che ci fa ancora soffrire, ho deciso di realizzarne una versione freschissima e accesa, per dimostrare che con qualche accorgimento si possono realizzare torte sane ma bellissime.
Questa torta piace a tutti, anche ai bambini, l’unico requisito è quello di amare il cocco, perché come molte altre torte vegan e crudiste, l’elemento che fa addensare il tutto in frigorifero è proprio l’olio di cocco ed è impossibile coprirne il gusto caratteristico.
Questa torta è anche senza glutine, senza zucchero raffinato, quindi sicuramente più sana di molte altre torte classiche. Io la uso per intervallarla alle merende tradizionali meno salutiste, non le rimpiangerete!



Ingredienti e sostituzioni
Ho sostituito metà della quantità di anacardi con le mandorle, in modo da diminuire leggermente il costo della torta; potete farlo anche voi oppure usare solo anacardi che devono essere non tostati e non salati.
Nella base ho scelto di aggiungere dei pistacchi, ma potete usare qualsiasi frutta secca vogliate, basta sostituirla pari peso con quella utilizzata da me.
Quando scegliete i datteri, tenete presente che i migliori sono i Medjoul, ma potete sceglierne anche altre qualità; li ho pesati senza nocciolo. Se non trovate i datteri potete sostituirli con albicocche secche.
L’olio di cocco indurisce in frigorifero; se volete ammorbidirlo per utilizzarlo, scaldatelo a bassa temperatura in microonde.
Volendo potete sostituire il lime con un limone normale, attenzione che sia biologico o non trattato perché ne userete anche la buccia.
In questa versione è presente anche il latte di cocco; lo trovate in brick nei supermercati, nel reparto di cibi etnici. Se volete ottenere una torta più densa, sarebbe meglio utilizzare quello in lattina perché è più grasso e cremoso, ma io lo trovo solo in alcuni negozi di alimentazione naturale o nei market etnici forniti. Potete comunque sostituire il latte di cocco con altri latti vegetali di vostra scelta, la consistenza risulterà però più morbida.
Per dolcificare ho usato lo sciroppo di riso; potete sostituirlo con malto di mais, sciroppo d’acero, sciroppo di agave o anche miele se non siete vegani.
Ho deciso di usare polpa di mango e frutto della passione, ma se preferite potete anche usare purea di albicocche, di pesche o altra frutta a scelta. Frullatele con il limone per non farle annerire!


Ingredienti per una torta da 20 cm Ø
Iniziare a realizzarla il giorno prima


Base
60 g pistacchi
60 g mandorle
1 pizzico di sale
70 g datteri
buccia di 1 lime
2 cucchiai di olio di cocco

Crema
120 g anacardi
120 g mandorle
succo di 1 lime
100 g di latte di cocco
150 g sciroppo di riso
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di zenzero in polvere (fac.)
150 g olio di cocco

polpa di 1 mango
2 frutti della passione freschi


Per prima cosa dovete mettere in acqua gli anacardi e le mandorle e lasciarli coperti in frigo per tutta la notte; il giorno dopo, scolateli e sciacquateli bene sotto l’acqua. Rimetteteli in frigorifero.

Adesso preparate lo stampo scelto prima di cominciare: potete usare una tortiera apribile oppure un cerchio di metallo. In entrambi i casi, utilizzate un foglio di carta forno per la base, oliate i bordi con un pennello oppure con lo staccante per torte e ricopriteli bene con una fascia di carta forno oppure di acetato professionale, in modo da riuscire ad estrarre la torta facilmente e in modo da ottenere bordi perfettamente lisci.

Preparate la base: frullate nel mixer ad impulsi i pistacchi, le mandorle ed il sale. Non serve ridurli in farina perché dovrete comunque continuare a frullare.
Aggiungete i datteri e la buccia di lime e frullate ad impulsi fino ad ottenere un composto omogeneo.

Continuando a frullare, versate nel boccale due cucchiai diolio di cocco fino ad ottenere un composto liscio; non frullate a lungo altrimenti l’impasto si scalderà e l’olio di cocco rischierà di separarsi. Inoltre, superando i 42°C, la torta non sarà più crudista. A molti questo non interessa minimamente, ma a qualcuno sì! :-O
Trasferite il composto sul fondo dello stampo e distribuitelo bene schiacciandolo delicatamente con il dorso di un cucchiaio.
Trasferite in congelatore.

Adesso preparate la crema: frullate anacardi e mandorle ammollati in precedenza insieme al succo di lime, il latte di cocco, lo sciroppo di riso (o altro dolcificante liquido a scelta), il sale e lo zenzero. Pulite spesso le pareti del mixer in modo da ottenere una crema liscia e senza grumi.

Continuando a frullare, unitevi l’olio di cocco ammorbidito o liquido (l’olio di cocco si presenta morbido o liquido a temperatura ambiente e solido se tenuto in frigorifero; per ammorbidirlo, scaldatelo a bassa temperatura in microonde o a bagnomaria caldo con fuoco spento).
Non frullate a lungo la crema per non scaldarla eccessivamente.
Trasferite il composto sulla base fredda.

Distribuite sulla crema la polpa di mango sulla superficie. Con un coltello, realizzate dei ghirigori in modo da incorporare la polpa alla crema di anacardi.
Se non lo fate, la polpa di mango resterà troppo liquida perché non contiene addensanti.
Trasferite il tutto in congelatore per almeno 4 ore.
Una volta indurito, estraetelo dallo stampo e togliete la striscia di carta da forno/acetato.

A questo punto potete congelarlo completamente se prevedete di utilizzarlo per una cena, oppure tagliarlo a fette utilizzando un coltello caldo, in modo da averlo già sporzionato e poterlo utilizzare quando volete.
Se congelato interamente, dovrete trasferirlo per almeno 3 ore in frigorifero prima di servirlo, in fette richiederà meno tempo per raggiungere la giusta temperatura.
Servitelo decorandolo con mango, pistacchi e frutto della passione.

mercoledì 5 aprile 2017

La mia torta di compleanno n.2: "cheesecake" crudista ai lamponi



Dopo la tarte al limone grassissima e piena di morbida meringa (ogni volta che la faccio la sogniamo per mesi…) ho scelto per il mio compleanno una seconda torta completamente diversa: la classica “cheesecake” crudista che è stata apprezzata perfino da quel purista di mio fratello, quindi non potevo non segnalarvela perché mancava qui nel blog! Ovviamente di cheese non ha niente, ma nell'ideale collettivo viene definita così a causa del procedimento e dell'aspetto finale quindi noi faremo lo stesso...
Detto fatto, vi lascio una versione che ho deciso di arricchire con i lamponi per confondere un po’ le idee e soprattutto perché in questo modo sono sicura che possa piacere anche ai bimbi!
Questa torta è senza zucchero, gluten-free e vegan, quindi molto salutare e senza troppi sensi di colpa di conseguenza. L’unico problema è solo che, come tutte le torte naturali a base di frutta secca è molto costosa, quindi ne ho realizzata una piccola da 20 cm per non scoraggiarvi troppo e questa dose sarà sufficiente comunque per 8-12 persone. Se volete realizzarne una da 24 cm di diametro dovrete raddoppiare le dosi.


Note su ingredienti ed eventuali sostituzioni
Partiamo dalla base: le mandorle grezze possono essere sostituite da qualsiasi frutta secca come mandorle bianche, nocciole, noci, pistacchi, pinoli. Vi consiglio di tostare sempre la frutta secca in forno a 150°C prima di utilizzarla, tranne le noci che altrimenti diventerebbero amare.
L’olio di cocco in questo caso non può essere sostituito, o meglio si potrebbe usare burro normale ammorbidito o margarina, ma si perderebbe il senso della ricetta ;-P. Una soluzione potrebbe essere il burro di soia.
Gli anacardi sono essenziali nella riuscita delle “cheesecake” raw, ma potete sostituirli con mandorle pelate; in entrambi i casi la frutta secca in questione deve essere non salata e non tostata e deve essere messa a bagno in acqua fredda per tutta la notte in modo che si ammorbidisca.
Lo sciroppo d’agave può essere sostituito tranquillamente da sciroppo d’acero, sciroppo o malto di riso, dolcificante di datteri o miele se non siete vegani.
Potete aggiungere spezie a piacere e sostituire il succo di limone con quello di arancia o di lime, se la ricetta è adatta. I lamponi possono essere sostituiti con fragole o frutta più estiva come le pesche mature, le albicocche oppure i fichi, potete sbizzarrirvi!


Ingredienti per una torta da 20 cm di diametro
Cominciate la preparazione il giorno prima


Base
150 g mandorle grezze
150 g datteri, meglio se di qualità Medjoul
1 pizzico di sale

Crema
300 g anacardi ammollati in acqua fredda per tutta la notte (vedi intro)
200 g lamponi
130 g olio di cocco
90 ml sciroppo d’agave
80 ml succo di limone
50 ml acqua
semi di 1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale


Foderate uno stampo a cerniera con carta forno: usate un foglio di carta forno per la base e una striscia alta per il bordo, in questo modo avrete i lati della torta liscissimi. Se non riuscite ad incurvarla per adattarla alla tortiera, realizzati con le forbici dei tagli verticali lungo la striscia.
Mettete le mandorle grezze, i datteri e il sale in un mixer e frullate ad impulsi per ottenere un impasto omogeneo.

Versatelo sul fondo della tortiera e compattatelo con il dorso di un cucchiaio. Ponete in congelatore.
Riducete 150 g di lamponi in purea nel mixer pulito; tenete gli altri da parte per la decorazione.
Per realizzare la crema, basterà scolare gli anacardi ammorbiditi e frullarli nel mixer insieme a 50 g di pure di lamponi e tutti gli altri ingredienti; frullate ad impulsi raschiando bene le pareti con una spatola per ottenere una crema liscia e omogenea.
Versatela sul fondo realizzato in precedenza.

Lisciate la superficie con il dorso del cucchiaio e distribuitevi sopra la purea rimanente; mescolatela poi con un coltello per realizzare la decorazione.

Fate riposare in congelatore oppure in frigorifero per almeno 4 ore prima di servirla con i lamponi freschi rimasti.


giovedì 16 marzo 2017

Tartellette crude alla frutta secca, Matcha & lamponi



Un dolce adatto a qualsiasi momento della giornata, mooooolto sano e veloce: si tratta di tartellette crude alla frutta secca, cacao e lamponi, con aggiunta di tè verde Matcha dalle tante proprietà benefiche. Il procedimento è semplicissimo e ciò che le rende utili è il fatto che si possono congelare e mangiare in qualsiasi momento, basta tirarle fuori dal freezer circa 15 minuti prima!Inoltre sono vegane, senza zuccheri raffinati e senza glutine...
Non sono bellissime?!


Note su ingredienti e sostituzioni
Potete aumentare il verde della crema aggiungendo del tè Matcha, ma tenete presente che se non siete abituati al gusto amaro di questo tè non riuscirete a mangiare le tartellette, quindi è meglio evitare! Ovviamente il tè in questione è facoltativo, se non vi piace o non riuscite a reperirlo vi consiglio di sostituirlo con il cacao amaro oppure con un pizzico di cannella.

Se non siete vegani, potete sostituire lo sciroppo d’agave con il miele liquido, meglio se d’acacia o millefiori.

Invece degli anacardi, potete usare mandorle bianche e sostituire il latte di cocco con panna di soia.

Se non trovate lo zucchero di cocco, potete utilizzare quello grezzo di canna, oppure sostituirlo con 3 cucchiai del dolcificante scelto per la base.



Ingredienti per 6 tartellette da 7 cm di Ø

120 g mandorle (bianche o grezze)
1 cucchiaio raso cacao amaro
3 datteri Medjoul oppure 5-6 datteri piccoli
2 cucchiai sciroppo d’agave oppure di riso oppure d’acero

120 g di anacardi non tostati e non salati
120 ml di latte di cocco
2 cucchiai colmi di olio di cocco
5 cucchiai rasi di zucchero di cocco
1 cucchiaino raso di tè Matcha in polvere

La sera prima: mettere in ammollo gli anacardi in abbondante acqua fredda e lasciar idratare fino al mattino.

Mettete le mandorle, il cacao, i datteri snocciolati e il dolcificante liquido in un mixer e frullate ad impulsi fino ad ottenere un composto lavorabile, leggermente appiccicoso.
Trasferitelo a cucchiai negli stampi prescelti, meglio se in silicone e schiacciatelo bene con le mani, sul fondo e sui bordi. Mettete poi lo stampo in congelatore.



Nel mixer pulito, mettete gli anacardi sgocciolati, il latte di cocco, l’olio di cocco, lo zucchero e il Matcha e mixate ad impulsi per ottenere una crema; se fosse troppo densa, aggiungete un po’ di latte di cocco.
Versate la crema sui fondi realizzati in precedenza e conservate in congelatore per almeno 6 ore.
Tirate fuori le tartellette 15 minuti prima di mangiarle e decoratele con lamponi freschi e pistacchi tritati; ovviamente ci starebbe benissimo anche una salsa al cioccolato fondente!

venerdì 3 febbraio 2017

Palline di carote, semi e spezie



Avendo tante carote a casa, ho deciso di provare una ricetta nuova sempre nello stile “sano ma buono” e nello specifico: senza glutine, vegan, senza zucchero, senza lievito, crudista.
Insomma una follia, ma il fine era quello di ottenere uno snack non ingrassante da tenere a portata di mano per momenti di calo energie. La ricetta è facilissima e soprattutto piacerà anche ai vostri bimbi…

Note su ingredienti utilizzati e sostituzioni
Consiglio spassionato: io ho passato metà delle palline nel tè matcha, perché ha tantissime proprietà. Consiste in un tè verde giapponese in polvere ricco di vitamine B1, B2 e C, beta-carotene, sali minerali, polifenoli e caffeina e per questo è antiossidante, antinfiammatorio e drenante, non male! Detto questo però devo avvertirvi che oltre ad essere molto costoso, ha anche un sapore forte e amaro e se non siete abituati al suo aroma, meglio optare per dei pistacchi o semi di zucca macinati, oppure cocco, soprattutto se le palline le mangeranno anche i bambini. Se scegliete di usarlo, mixatelo prima con uno zucchero grezzo di canna oppure con lo zucchero di cocco, in modo che il sapore sia più dolce, mi raccomando!

Come dolcificante liquido io ho utilizzato lo sciroppo d’acero, potete sostituirlo con miele (ma le palline non saranno più vegane), sciroppo di riso, malto di mais, concentrato di datteri…

Per quanto riguarda il cocco rapè e i semi di zucca, potete sostituirli con qualsiasi tipo di seme o frutta secca.

Le albicocche secche e l’uvetta possono essere sostituite tranquillamente con pari peso di datteri snocciolati e le spezie potete ometterle o sostituirle con le vostre preferite!



Ingredienti per 30 palline da 3 cm Ø

carote pelate e lavate      260 g
avena in fiocchi            240 g
semi di zucca               50 g

albicocche secche           130 g
uvetta                      50 g
cocco rapè                  50 g
olio di cocco               60 g
sciroppo d’acero            2 cucchiai
buccia limone grattugiata   1
cannella                    2 cucchiaini
zenzero macinato            1/2 cucchiaino
cardamomo in polvere        1/2 cucchiaino
sale                        1 pizzico abbondante

cocco rapè
tè matcha (vedi intro)


Inserite le carote, l’avena e i semi di zucca in un mixer capiente e riduceteli in polvere.
Aggiungete le albicocche, l’uvetta, il cocco rapè, l’olio di cocco, lo sciroppo d’acero, la buccia di limone grattugiata, le spezie e il sale e mixate ad impulsi senza scaldare l’impasto. Raccogliete con una spatola gli ingredienti che si fermano sulle pareti e mixate ancora.

A questo punto prelevate piccole quantità d’impasto con un cucchiaino e realizzate delle palline di 3 cm di diametro.
Passatele nel matcha (vedi introduzione) e nel cocco rapè oppure in qualsiasi altro ingrediente macinato a vostra scelta (mandorle, nocciole, pistacchi…).

Riponetele in un contenitore ermetico e conservatele almeno mezz’ora in frigorifero prima di mangiarle; si conservano anche 2 mesi in congelatore, basta tirarle fuori almeno 10 minuti prima di consumarle!

giovedì 26 gennaio 2017

Torta di castagne e cioccolato



Questa torta è fantastica perché non contiene nessun tipo di farina e, grazie alle uova e alle castagne ha una consistenza morbida e umida che rimane tale per ben 4 giorni, basta conservarla avvolta dalla pellicola.
Dopo averla realizzata e assaggiata ho deciso di aggiungere ancora più cioccolato, ricoprendola con uno strato sottile di cioccolato fondente al 70% sciolto dolcemente a bagnomaria e secondo me in questo modo risulta più completa, mi piace il contrasto tra morbidezza della torta e croccantezza della copertura. Sarebbe ancora più buona se fosse accompagnata da panna montata, ma ho provato a non esagerare ;-)



Note su ingredienti, sostituzioni ed intolleranze

Se non trovate la purea di castagne senza zucchero, potete frullare in un mixer pari peso di castagne già lessate aiutandovi con 50 ml di acqua calda o caffè se necessario.
Trovate lo sciroppo di riso nei negozi biologici di alimentazione naturale, ma potete eventualmente sostituirlo con il miele di acacia o millefiori.
Se preparate questa torta per persone celiache, verificate che tutti gli ingredienti siano certificati o inseriti nel prontuario Aic.
Utilizzate cioccolato fondente di qualità, senza zucchero sarebbe meglio, ma eventualmente potete sostituirne metà con del cioccolato al latte se lo gradite.
Se volete realizzare una torta senza lattosio, sostituite tranquillamente il burro con una crema di mandorle o nocciole al 100%.
Le uova che ho usato sono di media grandezza, circa 55-60 g l’una; montano molto meglio se usate a temperatura ambiente superiore a 16°C, cercate di tirarle fuori dal frigo circa 2 ore prima dell’utilizzo se potete e già che ci siete tirate fuori anche il burro così sarà pronto, altrimenti tagliatelo a pezzi e scaldatelo brevemente al microonde facendo attenzione a non scioglierlo o non potrete usarlo.

Come sempre, vi consiglio di preparare e di pesare tutti gli ingredienti prima di cominciare, in pasticceria è molto molto importante!


Ingredienti per una tortiera tonda da 20 cm di Ø
Cottura in forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato, circa 40 minuti

uova                               3 medie
sciroppo di riso o miele           100 g
burro ammorbidito                  50 g
purea di castagne senza zucchero   250 g
farina di nocciole                 50 g
Rum                                1 cucchiaio
sale                               1 pizzico
cioccolato fondente 70%            70 g 50 g


Imburrate ed infarinate uno stampo tondo preferibilmente munito di cerniera; potete seguire i miei suggerimenti qui. In questo caso ho anche aggiunto carta forno sulla base per togliere ancora più facilmente la torta, ma non è necessario.
Accendete il forno a 200°C se statico, 180°C se ventilato.

Cominciate a questo punto a dividere i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve ferma con una planetaria munita di frusta oppure con un frullino elettrico, io lo faccio sempre all’inizio così poi posso riutilizzare la ciotola senza lavarla!
Se vi serve la ciotola in cui li avete montati trasferiteli delicatamente in un’altra ciotola e teneteli da parte.
Mescolate insieme i tuorli e lo sciroppo di riso (o il miele) giusto per amalgamarli; potete farlo in planetaria utilizzando lo strumento piatto, oppure a mano.

Incorporate il burro ammorbidito, la purea di castagne, la farina di nocciole, il Rum e il sale, mescolando bene. Aggiungete i 70 g di cioccolato fondente (io ne ho sostituito metà con cioccolato al latte perché volevo finirlo, voi scegliete quello che preferite) a pezzetti e incorporatelo all’impasto.

A questo punto versate un terzo degli albumi nella ciotola e mescolate bene; questo procedimento si chiama “sacrificio dei bianchi” ;-) e serve per ammorbidire l’impasto per amalgamare in maniera più facile l’altra parte dei bianchi. Aggiungete tutti i bianchi rimasti e mescolate delicatamente l’impasto con una spatola o con un cucchiaio di legno, dal basso verso l’alto fin quando non otterrete un impasto omogeneo.

Versate il composto nella tortiera e livellatelo delicatamente con un cucchiaio.
Infornate in forno già caldo e cuocete per circa 40 minuti; controllate la cottura inserendo uno stuzzicadenti nel centro, se risulterà asciutto sfornate la torta, altrimenti prolungate la cottura di 5-10 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare completamente la torta; toglietela dallo stampo e adagiatela su di un piatto.
Se volete a questo punto potete cospargerla con i 50 g di cioccolato fondente fuso a bassa temperatura e brevemente a bagnomaria o nel microonde, mescolatelo molto spesso per evitare che si scaldi eccessivamente. Lasciate solidificare il cioccolato e tagliate la torta aiutandovi con un coltello affilato scaldato con acqua calda e asciugato ad ogni taglio.
Si conserva per 4 giorni coperta da pellicola a temperatura ambiente oppure in frigorifero.

lunedì 26 dicembre 2016

Diamants (diamanti) al tè matcha



Vi avevo già lasciato una ricetta di diamants qui, una tra le mie preferite.
Per i miei cestini di biscotti natalizi, avevo bisogno di qualcosa che facesse contrasto, quindi ho realizzato prima delle ricette con i pistacchi e poi mi è venuta l’idea di usare il tè matcha, un tè verde in polvere dalle mille virtù. Il suddetto tè è una star dei foodblog da molti anni, io lo uso da tanto, ma in Italia è diventata una moda solo in tempi recenti. Più che per il colore, lo uso tanto per le sue proprietà, tra cui: è antiossidante, antinfiammatorio, accelera il metabolismo, rafforza il sistema immunitario…
Certo, assumerlo tramite i biscotti non è la stessa cosa, ma ogni scusa è buona, è Natale (ma comunque sono adatti ad ogni periodo dell’anno)!
I biscotti in questione sono molto fragranti perché realizzati con zucchero a velo e tuorlo, quindi anche più complicati da realizzare, seguite le mie immagini e i miei consigli e sarà facile.
Si conservano fino ad un mese in un contenitore ermetico, io preferisco congelare i salsicciotti da crudi e cuocerli poi quando ne ho bisogno.


Ingredienti per circa 60 biscotti
Cottura in forno 180°C statico, 160° ventilato, 10-12 minuti

burro morbido     200 g
zucchero a velo   75 g
vaniglia          1 bacca
tuorlo            1
farina 00         250 g
tè matcha         1 cucchiaio
sale              1 pizzico

albume            1
panna o latte     2 cucchiai
zucchero di canna


Mettete in una planetaria il burro a temperatura ambiente e lo zucchero a velo insieme ai semi di vaniglia e, con lo strumento piatto, amalgamateli a media velocità; non dovete montarli, dovete solo renderli cremosi.
Aggiungete il tuorlo e mescolate a bassa velocità per incorporarlo.

Aggiungete la farina e il tè matcha in polvere, se fossero troppo grumosi sarebbe meglio setacciarli. Inserite anche il sale e incorporate il tutto a bassa velocità. Non impastate troppo, altrimenti la frolla risulterà dura, dovete solo mescolare bene gli ingredienti e poi fermate la planetaria.

Accendete il forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato.
Prelevate l’impasto e dividetelo in circa 3 parti, posatele su un piano infarinato e realizzate dei salsicciotti da 2 cm di diametro; se l’impasto fosse troppo morbido da modellare, fatelo riposare brevemente in frigorifero.
Lasciate raffreddare i salsicciotti per almeno mezz’ora in frigorifero, una volta compattati mescolate l’albume alla panna e usateli per spennellare i salsicciotti.

A questo punto passateli accuratamente nello zucchero di canna e tagliateli con un coltello affilato realizzando cilindri di circa 1 cm di altezza.

Posate i cilindri su una teglia ricoperta di carta forno, distanziandoli leggermente e cuoceteli in forno già caldo per 10-12 minuti: devono dorarsi, ma lo zucchero di canna non deve scurirsi.
Fate raffreddare completamente, si conservano in un contenitore ermetico fino ad un mese.


mercoledì 21 dicembre 2016

Tartufini di frutta secca & miele



Rush finale prima di Natale!
Questi tartufini sono buonissimi e sani e mi servivano per compensare leggermente l’enorme quantità di biscotti al burro che metterò nei sacchettini da regalare ;-).
Li potete preparare con la frutta secca che preferite, io ho scelto un mix esotico di chips di banane, cocco e papaya e ho aggiunto dei pistacchi.
Se volete realizzarli in versione vegan, sostituite il miele con lo sciroppo si riso; se non volete utilizzare l’alcool, usate il succo di arancia o limone.
Si conservano in frigo una settimana, in contenitore ermetico, oppure in congelatore, basta tirarli fuori 15 minuti prima di consumarli.


Ingredienti per circa 30 tartufi

frutta secca    200 g
miele liquido   100 g
sale            1 pizzico
rum             1-2 cucchiai
cacao amaro


Frullate finemente la frutta secca prescelta utilizzando un frullatore ad impulsi. Fate attenzione a non scaldarla e aggiungete il miele, il sale e il rum, un cucchiaio per volta per verificare la consistenza dell’impasto: deve essere morbido e malleabile.

A questo punto, prelevatene piccole quantità con un cucchiaino e realizzate velocemente delle palline di circa 2 cm di diametro. Passatele nel cacao amaro e adagiatele nei pirottini di carta.

Lasciate freddare mezz’ora in frigorifero prima di servire.


lunedì 5 dicembre 2016

Torta di castagne facilissima ma buonissima



Una delle poche cose che amo del freddo sono le castagne e in questo momento, dovendo rinunciare al glutine, ho una scusa in più per sfruttarne la farina.
Questa torta mi sembrava troppo semplice e in effetti lo è, ma non necessariamente la facilità di esecuzione deve essere considerata un difetto, giusto? Sarà che dopo anni di ristorazione sono un po’ stanca di tutte le cose complesse e complicate e in più mi sono ripromessa, aprendo questo blog, di rendere accessibili le ricette ad un pubblico di persone vere, che non abbiano necessariamente voglia di stare dietro a lievitazioni, temperature, abbattitori e stampi professionali. Io vorrei condividere con voi le mie ricette best, quelle che inserirei in un ricettario personale e questa è stata eletta senza dubbi: è bastato ricordarmi che sono una pasticciera ;-) e riflettere un attimo sul sapore e gli aromi di castagne e spezie, per trovare i giusti abbinamenti che l’hanno resa una delle mie torte preferite degli ultimi mesi.
E non sono l’unica ad averla amata…
La ricetta della base l’ho trovata in un libro che mi piace tantissimo, l’ho solo modificata leggermente e integrata con crema al mascarpone e coulis di lamponi per renderla più completa.



Note sugli ingredienti
Ho usato lo sciroppo di riso per ridurre un po’ il carico glicemico del miele, ma ancora meglio sarebbe stato scegliere il malto; il problema è che “[…] può essere considerato malto esclusivamente quello ottenuto dalla scissione dei cereali con l'orzo (l'unico a possedere gli enzimi necessari alla trasformazione dell'amido). Se però c'è la necessità di creare un malto ottenuto da un cereale solo, diverso dall'orzo, come il riso, bisogna aggiungere gli enzimi mancanti, separatamente. Il malto ottenuto con questo processo non può più essere chiamato tale ma bensì sciroppo”.
Ultimamente però ho trovato anche malti di riso o di mais certificati senza glutine, è solo più raro reperirli, quindi in caso di celiachia bisogna stare molto attenti, mentre con lo sciroppo di riso si va sul sicuro.
Io ho usato latticini (burro & mascarpone) senza lattosio perché in questo periodo devo togliere anche quello, voi sentitevi liberi di usare quelli classici.


Ingredienti per una torta da 22 cm Ø

uova grandi bio|4
farina di castagne|50 g
burro fuso|150 g
miele liquido|80 g
sciroppo di riso|100 g
mix 4 spezie|1 cucchiaino
sale|1 pizzico

Preriscaldate il forno a 150°C ventilato, 160°C statico.
Imburrate e infarinate (con farina senza glutine) una tortiera oppure, se non vi serve ottenere una forma e bordi perfetti, foderatela con carta forno bagnata e strizzata.
In una ciotola ampia, versate tutti gli ingredienti e sbatteteli energicamente con una frusta elettrica, fin quando non saranno amalgamati; io ho usato direttamente la planetaria.

Otterrete un composto molto liquido, non spaventatevi. Trasferitelo nella tortiera e infornate subito in forno caldo.

Lasciate cuocere 30 minuti circa, la torta si gonfierà sui bordi, sfornatela e posate la tortiera su di una griglia. Quando sarà tiepida, rigiratela su un piatto.
Lasciate raffreddare completamente (anche in frigo) prima di rimuovere la carta forno, se l’avete usata, altrimenti la superficie della torta si rovinerà.

Se come me volete arricchirla, preparate una crema al mascarpone. Non ho fotografato le varie fasi perché l’abbinamento mi è venuto in mente dopo, ma vi lascio il procedimento, è molto semplice.
Mettete 200 g di mascarpone in una ciotola capiente e cominciate ad ammorbidirlo mescolando con una frusta elettrica a bassa velocità e aggiungendo panna fresca a filo: dovete ottenere una consistenza liscia e soda, ma morbida abbastanza da poter essere distribuita sulla torta. Per farlo, utilizzate una spatola a gomito oppure, più semplicemente, un cucchiaio.
Fate rassodare in frigorifero.
Per accompagnare la torta, lavate 125 g di lamponi freschi e versateli in un pentolino insieme a 50 g di zucchero di canna grezzo; cuocete a fuoco medio mescolando spesso, fino a raggiungere la consistenza desiderata.
A me piace servirli caldi sulla torta fredda spolverata di cannella.

Il giorno dopo, ho servito la torta accompagnandola con cachi maturo che normalmente non amo molto e questo abbinamento è ancora più efficace!!! Vi lascio la foto del day after ;-).


mercoledì 30 novembre 2016

Palline datteri & mandorle



Sono stata a Bali, al caldo. Molto caldo.
Per parlare dell’isola non basterebbero 2 settimane quindi per ora eviterò, anche perché questo è un blog di cibo; e forse la cosa che più mi ha colpito della mia vacanza è proprio questa, quindi mi sento obbligata ad affrontare l’argomento.
Mi ero documentata a lungo prima di partire, anche tramite testimonianze altrui, ma nessuno strumento di informazione era stato sufficiente per prepararmi al tipo di alimentazione che avrei trovato. Non avrei mai immaginato che a Bali due ristoranti su tre servono cibo vegan, crudista e pure senza glutine e quindi healthy; io che non mangio quasi mai dolci (sì… è così), lì sono praticamente impazzita e tanti dei pasti da me consumati sono stati a base di dolce piuttosto che di salato, cosa per me estremamente insolita.
Ma come avrei potuto rinunciare alla pasticceria crudista fresca ed economica?!
Da noi è ancora poco diffusa e comunque molto costosa, essendo le materie prime necessarie tutte di importazione, tipo cocco e anacardi (li amooooooooooooo). Lì ne hanno pure troppi e soprattutto non producono farine, solo molti amidi, quindi effettivamente è abbastanza logico che l’offerta sia diversa, ma veramente non credevo fosse a quei livelli.
Vorrei fare un post dedicato, giusto per farvi capire bene, forse le foto potrebbero rendere meglio l’idea. Se vi fa piacere intanto fatevi un giro sul mio profilo Instagram. La cosa che più mi rimarrà nei ricordi è un gelato al cocco fresco, sarebbe il motivo più valido per trasferirsi lì, giuro.

Tutto questo cibo sano ci ha fatto un po’ ingrassare perché in dieci giorni abbiamo mangiato il quantitativo di frutta che normalmente consumiamo in due mesi, ma a parte questo almeno ci siamo riempiti di salute e di vitamine (e a volte pure di hamburger, ma sempre un po’ più healthy del solito ;-).
Tornati a casa la pancia ringrazia, perché a furia di riempirsi di frutta e verdura gli effetti non sono sempre positivi credetemi; ma tra una tagliatella e una fiorentina, la voglia di salute rimane e soprattutto, io sono ancora un po’ a regime, come vi accennavo qui, anche perché i vantaggi ottenuti dalle privazioni e dai sacrifici sono svaniti, ovvio.
A questo punto, avvicinandosi il Natale, sto cominciando vari esperimenti: il tutto consiste nel trarre ispirazione da ricette super buone e super grasse della pasticceria austriaca (colpevole mia nonna materna di questa eredità), per tramutarle in ricette sane con tanti “senza”. Forse le spezie natalizie in questo caso potrebbero aiutarmi nell’impresa.
Intanto pubblico una ricetta semplicissima, ma sempre efficace: sono delle palline crudiste e vegane di datteri e mandorle, scoperte ad un corso di Pasquale Boscarello, guru della cucina naturale in Italia da taaaaantiiii anni; sono gluten-free e senza lievito oltretutto.
Mi sono tornate in mente proprio a Bali, sono ottime per Natale e il bello di queste ricette sane è che sono versatili: basta per esempio sostituire parte delle mandorle con i pistacchi e il limone con l’arancia per ottenere un prodotto molto diverso.
Quindi cimentatevi con la base e poi sperimentate, si possono aggiungere spezie e ricoprirle con sesamo per esempio. A me piace questa versione perché è molto delicata, ma se preferite potete tostare le mandorle prima per un gusto più forte.
Per i datteri, meglio usare la qualità “medjoul”, ma pure quelli in bustina possono andare.
Si conservano in frigo una settimana, io le tengo in congelatore e le tiro fuori 10 minuti prima di mangiarle, buonissime!!!

Ingredienti per circa 40 palline da 2 cm Ø

mandorle pelate        300 g
datteri denocciolati   200 g
vaniglia               1
limone                 1
sale                   1 pizzico
cocco rapè             50 g

Mettete le mandorle pelate in un mixer e tritatele finemente.
Aggiungete i datteri denocciolati e tritate nuovamente ad impulsi, in modo da non scaldare l’impasto.

Prelevate i semini dalla bacca di vaniglia, se non sapete come fare guardate qui; aggiungeteli all’impasto, tritate per pochi secondi e poi aggiungete anche il sale.
Spremete il limone sull’impasto e avviate il mixer per pochi secondi, giusto il tempo di amalgamare gli ingredienti.

L’impasto deve risultare malleabile, né troppo morbido né troppo duro, eventualmente aggiungete succo di limone o acqua.
Prelevate piccole quantità di impasto e formate delle palline delle dimensioni desiderate, io preferisco farle piccoline così posso mangiarne di più!

Passatele subito nella farina di cocco o in altri ingredienti desiderati e mettetele in frigo se resistete, oppure mangiatele subito.