Visualizzazione post con etichetta ricette. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ricette. Mostra tutti i post

sabato 22 aprile 2017

Torta rustica di mele


Ragazzi, non so da voi, ma qui è tornato il freddo. E allora mi è caduto l’occhio sul barattolo delle farina di grano saraceno, che mi piace tanto e ho scoperto di avere anche delle mele Stayman da usare e allora ho proprio dovuto farlo, ho preparato una torta di mele; sana ma comunque buona. Da colazione e da merenda, senza troppi picchi insulinici ;-).
Al posto dello zucchero di canna ho usato lo zucchero di cocco, che ha un indice glicemico molto inferiore, di contro non garantisce l’umidità giusta, ma è torta da colazione appunto, da mangiare con il caffelatte o sorseggiando un tè nero alle mele, per esempio.
Siamo ancora in tempo per le torte rustiche e integrali a quanto pare e io ne ho approfittato!


Ingredienti per una torta da 26 cm Ø
Cottura a 180°C in forno statico, a 160°C in forno ventilato per 35-45 min


5 mele Stayman, golden o annurche
1 limone non trattato o bio (buccia e succo)
100 g zucchero di canna grezzo oppure di cocco
100 g burro normale o chiarificato
3 uova
1 pizzico di sale
semi di un baccello di vaniglia
150 g yogurt bianco intero
150 g farina di grano saraceno
150 g farina 0
1 bustina lievito per dolci (16 g)


Accendete il forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato.
Foderate la base di una tortiera con la carta forno e spennellate i bordi con del burro morbido e della farina, togliendo l’eccesso.

Lavate le mele, pelatele, pulitele e tagliatele a cubetti di 1 cm; tenetele da parte immerse in acqua fredda in cui avrete spruzzato il succo del limone.
In una terrina, mettete lo zucchero, la buccia del limone, il sale, i semi di vaniglia e il burro fuso. Mescolate bene; aggiungete le uova e lo yogurt e mescolate energicamente con una frusta.

Setacciate la farina di grano saraceno, la farina 0 e il lievito e aggiungetele all’impasto; mescolate con una spatola oppure con un cucchiaio di legno, poi aggiungete le mele e amalgamate il tutto.
Versate il composto sul fondo nello stampo, livellatelo e infornate in forno già caldo, per circa 35 minuti; controllate la cottura con uno stecchino di legno, se fosse ancora cruda continuate la cottura per altri 10 minuti.

Servite con gelato, crema di mandorle, confettura di mele cotogne o panna montata!

sabato 31 dicembre 2016

Bicchierini di tiramisù & pandoro



Se presentassi questo post unicamente con la parola "tiramisù", tradirei la mia professione di pasticciera; dovete farmi il favore di considerarlo come un dessert al cucchiaio costituito da una crema al tiramisù con uova pastorizzate e dischi di pandoro bagnati con caffè espresso :-P.
Questa premessa era d’obbligo per il fatto che ovunque nel mondo troppi dessert vengono chiamati tiramisù quando non lo sono affatto; nonostante ami più preparare i dolci piuttosto che mangiarli, ci sono delle cose a cui tengo, tanto da considerarmi una purista, soprattutto quando si parla della tradizione dolciaria italiana. Apprezzo molto la creatività e la trasformazione in cucina, basta che si scelga la terminologia corretta. Date a Cesare quel che è di Cesare insomma.
Detto ciò, potete utilizzare questo post interamente per realizzare il dessert al bicchiere della foto, oppure potete suddividerlo in due e utilizzare la ricetta della crema per realizzare il vostro vero tiramisù (con i savoiardi) e tenere l'idea del pandoro per altri dolci al bicchiere (mousse, bavaresi ecc.) bagnandolo con sciroppo, latte o bagna per dolci. Qualunque sia la vostra decisione, seguite attentamente i passaggi e non scoraggiatevi subito perché è difficile solo la prima volta! E soprattutto, mi sento di dirvi che lo sciroppo, soprattutto nelle preparazioni in cui diventa caramello, è una delle cose più rischiose in pasticceria perché è vischioso e raggiunge altissime temperature, quindi non preparatelo se avete bambini piccoli intorno, vi serve tutta la concentrazione possibile.
Adesso possiamo cominciare…

Personalmente non preparo più il tiramisù con uovo crudo da anni; questo perché per realizzare i dolci, anche al ristorante, uso sempre uova biologiche (quando ero a Poggio Ai Santi avevamo direttamente il pollaio) che, nonostante siano sicuramente più salutari e saporite, sono anche più pericolose. Non posso permettermi che qualcuno si senta male a causa dei miei dolci, né a casa né tantomeno al lavoro, quindi utilizzo sempre la stessa ricetta che ho dagli albori della mia carriera, ma pastorizzo le uova (precisamente i tuorli) con uno sciroppo a 121°C; questo processo viene definito in termini tecnici “pâte à bombe” ed è utilizzato in pasticceria per la preparazione di creme, mousse, semifreddi, gelati e altro ancora. Potete utilizzarlo immediatamente sia come base di una preparazione più complessa, sia come crema da mangiare a cucchiaiate con la frutta, oppure congelarlo in contenitori ermetici; in questo caso ci serve come base per la nostra crema tiramisù.
Il processo che vedrete nelle foto step-by-step è quello usato in pasticceria e lo ritengo ovviamente più corretto, ma in fondo al post vorrei lasciarvi anche il procedimento da seguire se non possedete una planetaria, in quanto può essere eseguito anche con un semplice frullino elettrico; l’unica cosa di cui avete veramente bisogno per realizzare la crema è un termometro, ormai si trovano ovunque, dai grandi supermercati ai piccoli negozietti dei cinesi ;-). Se è la prima volta che vi misurate con una pâte à bombe leggete prima la ricetta per capire il procedimento e poi iniziate!

Come sempre, vi consiglio di usare uova biologiche (tenetele a temperatura ambiente o non monteranno correttamente) e di scegliere ingredienti di qualità per un risultato migliore.
Con queste dosi ho realizzato 5 bicchieri e una vaschetta da 15x10 cm.



Ingredienti per 6/8 persone

pandoro          1
caffè espresso   100 ml circa
zucchero         2 cucchiai
cacao amaro

Pâte à bombe
acqua            50 g
zucchero         170 g
tuorli           90 g (circa 4)

mascarpone       250 g
panna fresca     250 g


Cominciate con la preparazione del caffè espresso, perché dovrà essere freddo al momento dell’utilizzo o scioglierà la crema! Più concentrato è e meglio è, al bando i surrogati. Preparatene circa 100 ml e aggiungete 2 cucchiai rasi di zucchero; mescolate bene e ponete in frigorifero. Se avete problemi con la caffeina o volete preparare il tiramisù ai vostri bambini, utilizzate caffè d’orzo.
A questo punto procedete alla preparazione dei bicchierini: tagliate il pandoro longitudinalmente a fette di 1 cm circa. Con un tagliapasta del diametro del vostro contenitore, ricavate dei dischi, due per ogni bicchiere.

Inserite un disco di pandoro sul fondo dei bicchieri e bagnatelo con il caffè raffreddato; a me non piace inumidirli eccessivamente perché ho sempre il terrore di ritrovarmi con un tiramisù annacquato (sacrilegio!) e soprattutto mi piace mantenere una certa consistenza nei dolci, quindi che sia biscuit, pandoro o savoiardo, non inzuppate troppo ;-).
Tenete da parte i bicchieri e i dischi di pandoro in più.

A questo punto passiamo alla pâte à bombe; se non possedete una planetaria andate in fondo al post e troverete il procedimento con le fruste elettriche, se invece possedete una planetaria continuate a leggere.
Mettete i tuorli a temperatura ambiente in una planetaria con la frusta; poi mettete l’acqua sul fondo di una casseruola piccola, possibilmente con il doppio fondo, aggiungete lo zucchero nel centro e mescolate con le dita per incorporare il tutto, una volta messo sul fuoco non dovrete più mescolarlo.
Cominciate a scaldare lo sciroppo a fuoco medio-alto, controllando ogni tanto la temperatura con un termometro; se il termometro tocca il fondo della casseruola, inclinatela e misurate la temperatura immergendo il termometro nella parte più profonda del liquido, sarà più attendibile.
Quando lo sciroppo raggiunge la temperatura di 110°C, azionate la planetaria e cominciate a montare i tuorli a media velocità (nel mio caso è a 112°C perché ho perso tempo per fare la foto :-P).

A 117°C aumentate la velocità della frusta al massimo e a 120°C sollevate delicatamente la casseruola e versate lo sciroppo bollente a filo sui tuorli mentre montano; consiglio a 120°C semplicemente per il fatto che mentre vi spostate verso la planetaria, lo sciroppo continua a cuocere e la temperatura salirà, quindi soprattutto le prime volte vi consiglio di togliere prima la casseruola dal fuoco in modo da avere il tempo necessario per spostarvi con lentezza senza rischiare danni.
Rimarrà sicuramente una parte di sciroppo nella casseruola, raschiatelo con una spatola resistente al calore e inseritelo in planetaria; continuate a montare a massima velocità per almeno un minuto, fin quando l’impasto non raddoppierà di volume.

A questo punto toccate la ciotola della planetaria con la mano: deve risultare calda-tiepida, ma non bollente. Se è così, fermate la frusta, altrimenti continuate a montare.
Incorporate il mascarpone tutto in una volta e mescolate a bassa velocità fin quando non sarà completamente incorporato.
Trasferite il tutto in una ciotola capiente, lavate e sgrassate bene la planetaria e la frusta e passatele sotto l’acqua fredda o ancora meglio ghiacciata; questo perché dovete montare la panna e in una ciotola calda non ci riuscireste.
A questo punto inserite nella planetaria la panna fresca fredda di frigorifero e montate a massima velocità finche non sarà rassodata, ma non troppo: inclinando la planetaria dovreste ottenere una consistenza morbida e scivolosa (vedere foto). Il termine corretto è panna semimontata.

Trasferitela sul composto precedente e mescolate delicatamente con una spatola, dal basso verso l’alto, per incorporare la panna senza smontare il tutto.

A questo punto utilizzate un piccolo mestolino per raccogliere la crema e versarla nei vostri bicchieri; riempite tutti gli stampi e coprite la crema con il secondo disco di pandoro.

Bagnate il pandoro con altro caffè e ricopritelo con un altro mestolino di crema; lasciate raffreddare il dessert in frigorifero coperto da pellicola, preferibilmente per una notte intera e cospargetelo di cacao amaro prima di servire.

Si conserva tre giorni in frigorifero, oppure potete congelarlo in contenitori ermetici per due mesi e porli in frigo circa 6 ore prima di consumarlo.
Fatemi sapere!


Per realizzare la pâte à bombe SENZA PLANETARIA
Non avendo mai utilizzato questo procedimento onestamente, ho preso spunto da questo fantastico libro, amo l'autore e la fotografa è Barbara, dunque...

Mettete i tuorli, lo zucchero e l'acqua in un recipiente di acciaio e mescolate per amalgamare gli ingredienti.

Appoggiate la ciotola su una casseruola riempita per un terzo di acqua in ebollizione; la ciotola non deve toccare l'acqua! Cominciate a montare il composto con una frusta elettrica, fin quando non noterete che lo zucchero comincia a sciogliersi e i tuorli diventano più chiari.
A questo punto tenete sotto controllo la temperatura con un termometro, il composto deve raggiungere gli 85°C.
Togliete la ciotola dalla casseruola facendo attenzione a non bruciarvi con il vapore e adagiatela in un recipiente contenente acqua e ghiaccio, continuando a sbattere con la frusta elettrica per raffreddare la crema velocemente.
A questo punto continuate il procedimento come descritto nel post, quindi dal mascarpone!

lunedì 26 dicembre 2016

Diamants (diamanti) al tè matcha



Vi avevo già lasciato una ricetta di diamants qui, una tra le mie preferite.
Per i miei cestini di biscotti natalizi, avevo bisogno di qualcosa che facesse contrasto, quindi ho realizzato prima delle ricette con i pistacchi e poi mi è venuta l’idea di usare il tè matcha, un tè verde in polvere dalle mille virtù. Il suddetto tè è una star dei foodblog da molti anni, io lo uso da tanto, ma in Italia è diventata una moda solo in tempi recenti. Più che per il colore, lo uso tanto per le sue proprietà, tra cui: è antiossidante, antinfiammatorio, accelera il metabolismo, rafforza il sistema immunitario…
Certo, assumerlo tramite i biscotti non è la stessa cosa, ma ogni scusa è buona, è Natale (ma comunque sono adatti ad ogni periodo dell’anno)!
I biscotti in questione sono molto fragranti perché realizzati con zucchero a velo e tuorlo, quindi anche più complicati da realizzare, seguite le mie immagini e i miei consigli e sarà facile.
Si conservano fino ad un mese in un contenitore ermetico, io preferisco congelare i salsicciotti da crudi e cuocerli poi quando ne ho bisogno.


Ingredienti per circa 60 biscotti
Cottura in forno 180°C statico, 160° ventilato, 10-12 minuti

burro morbido     200 g
zucchero a velo   75 g
vaniglia          1 bacca
tuorlo            1
farina 00         250 g
tè matcha         1 cucchiaio
sale              1 pizzico

albume            1
panna o latte     2 cucchiai
zucchero di canna


Mettete in una planetaria il burro a temperatura ambiente e lo zucchero a velo insieme ai semi di vaniglia e, con lo strumento piatto, amalgamateli a media velocità; non dovete montarli, dovete solo renderli cremosi.
Aggiungete il tuorlo e mescolate a bassa velocità per incorporarlo.

Aggiungete la farina e il tè matcha in polvere, se fossero troppo grumosi sarebbe meglio setacciarli. Inserite anche il sale e incorporate il tutto a bassa velocità. Non impastate troppo, altrimenti la frolla risulterà dura, dovete solo mescolare bene gli ingredienti e poi fermate la planetaria.

Accendete il forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato.
Prelevate l’impasto e dividetelo in circa 3 parti, posatele su un piano infarinato e realizzate dei salsicciotti da 2 cm di diametro; se l’impasto fosse troppo morbido da modellare, fatelo riposare brevemente in frigorifero.
Lasciate raffreddare i salsicciotti per almeno mezz’ora in frigorifero, una volta compattati mescolate l’albume alla panna e usateli per spennellare i salsicciotti.

A questo punto passateli accuratamente nello zucchero di canna e tagliateli con un coltello affilato realizzando cilindri di circa 1 cm di altezza.

Posate i cilindri su una teglia ricoperta di carta forno, distanziandoli leggermente e cuoceteli in forno già caldo per 10-12 minuti: devono dorarsi, ma lo zucchero di canna non deve scurirsi.
Fate raffreddare completamente, si conservano in un contenitore ermetico fino ad un mese.


lunedì 19 dicembre 2016

Cookies alla frutta secca



Ogni anno per me i dolci di Natale, più che da pandoro e panettone, sono rappresentati da una moltitudine di biscotti che vedo preparare da mia nonna austriaca da circa trent’anni.
Quest’anno non fa eccezione e visto che lo scettro sta passando a me, mi tocca lavorare a casa.
Sono tantissimi i biscotti che si possono preparare, io ho scelto ricette abbastanza semplici ma efficaci, perché ho solo una settimana e devo prepararne tanti; ma soprattutto, dovrò impilarli nelle scatole e trasportarli dalle nostre famiglie, quindi niente di cremoso o troppo fragile!

In Austria, i biscotti natalizi sono caratterizzati soprattutto da enormi quantità di burro e zucchero, frutta secca, spezie, canditi… i primi che vi propongo sono questi cookies scioglievoli che, a parte i canditi, contengono tutti gli elementi che fanno Natale.
Mi raccomando, se non trovate il Muscovado utilizzate al suo posto solo zucchero di canna, perché mantiene l’impasto umido e nei cookies questa caratteristica è essenziale; potete sostituire la frutta secca scelta da me con qualsiasi altra di vostro gradimento, pari peso.
Se non avete la planetaria, utilizzate un frullino manuale.


Ingredienti per circa 40 biscotti

noci                 100 g
mandorle             100 g
noci di Macadamia    100 g
burro morbido        150 g
zucchero Muscovado   150 g
sale                 1 pizzico
vaniglia             1 bacca
uova                 1
limone bio           1
+farina “00”
lievito per dolci    1 cucchiaino


Mettete tutta la frutta secca in una busta e schiacciatela grossolanamente con un mattarello; nel frattempo accendete il forno a 180°C se statico, 160°C se ventilato.
Mettete il burro a temperatura ambiente in planetaria insieme allo zucchero Muscovado.
Prelevate i semi dalla bacca di vaniglia (se non sapete come fare guardate qui) e aggiungeteli al burro e allo zucchero, insieme al sale.
Con lo strumento piatto della planetaria, montate il tutto a media velocità, finché non otterrete un impasto cremoso e omogeneo.

Aggiungete l’uovo e mescolate a bassa velocità fin quando non sarà incorporato.
Lavate bene il limone, asciugatelo e grattugiate la buccia. Mettetela nella planetaria insieme alla farina e al lievito, mescolate il tutto a bassa velocità, solo finché non otterrete un impasto omogeneo.

Inserite la frutta secca e incorporatela alla massa.
A questo punto, prelevate piccole quantità di impasto usando uno spallinatore per gelati di 2 cm di diametro; se non riuscite a trovarlo, utilizzate 2 cucchiaini.

Realizzate dei mucchietti di impasto da posare su una teglia ricoperta di carta forno. Distanziateli perché si allargheranno.
Infornate subito in forno già caldo e fate cuocere per 10-12 minuti, devono dorarsi ma rimanere morbidi all’interno. Lasciate freddare.

Se volete, potete cospargerli di cioccolato, per aggravare ulteriormente la quota calorica…
A Natale puoi!!! ;-)


mercoledì 6 maggio 2015

Tarte mango, lamponi e lime


Troppe cose da scrivere, da raccontare, tanto tutto insieme, giri continui.
Facciamo che li metto in ordine e ve li racconto la prossima volta, oggi mi limito a lasciarvi l'ultima creazione. Semplice, ma di grande effetto, come me ihih :-P.


Ingredienti per una tarte da 24 cmØ

Pasta frolla qui

Crema
polpa di mango                250 g
zucchero                      200 g
uova                          8
lime                          2

burro morbido                 250 g
lamponi freschi o congelati   100 g


Cuocete il fondo della frolla in bianco, come spiegato qui; potete realizzare la mia pasta frolla o qualsiasi altra di vostra preferenza.
Cuocete fino a doratura e lasciate raffreddare.

Realizzate ora la crema: frullate la polpa di mango e trasferitela in una casseruola.
Aggiungete lo zucchero, le uova leggermente sbattute e la buccia grattugiata dei due lime.

mescolate con la frusta fino a portare la crema ad ebollizione e continuate a cuocere a fuoco medio per altri 5-8 minuti, fin quando non diventa una crema, sempre mescolando per evitare grumi.
Trasferitela in un mixer e azionate a bassa velocità; aggiungete il burro a pezzetti, continuando a mixare, per ottenere una crema liscia e lucida.

Trasferite la crema in una ciotola tonda, aggiungete i lamponi e mescolate delicatamente con una spatola. Versate sul fondo di frolla.

Trasferite in frigorifero e lasciate riposare almeno per 12 ore.
A questo punto toglietela dal frigo, decorate a piacere (io ho scelto lime, cocco in scaglie, meringa e lamponi) e servite, tagliandola con un coltello caldo e asciutto.


giovedì 9 aprile 2015

Apple Pie


Ricetta WoW di base, vale a dire una classica, insostituibile e profumata pie di mele, che proviene da questo libro (lo amo, ve lo avevo già confessato qui).
A volte le cose più semplici sono le migliori, della serie: “Comfort Food, senza te la mia vita non sarebbe la stessa”. Per non uscire dalle tradizioni vincenti e assodate, mangiatela calda con un gelato alla vaniglia vera, perfino d'estate ci sta alla grande; io non lo avevo, perché nel ristorante è ancora prematuro farli (che disdetta), mi sono consolata con una cucchiaiata di panna fresca montata.
Per gli intolleranti alle uova... questa pie non ne contiene, quale scusa migliore per provarla? :-).

Ingredienti per una torta da 24 cm Ø

Impasto classico per Pies
farina “00”            520 g
burro freddo           220 g
sale                   1 cucchiaino
acqua                  4 cucchiai

Ripieno
mele pulite e pelate   1,5 kg
burro                  150 g
cannella               3 cucchiaini
zucchero semolato      200 g

Doratura
uovo                   1
latte                  1 cucchiaio
zucchero semolato      q.b.

Per l'impasto: mettete la farina, il burro freddo a cubetti e il sale in una planetaria munita di foglia (strumento in acciaio apposito per gli impasti) e impastate a media velocità fin quando non otterrete una consistenza sabbiosa.

Aggiungete due cucchiai di acqua e sbattete per amalgamare; aggiungete i restanti due e mescolate, dovete ottenere un impasto morbido. Se è ancora troppo farinoso aggiungete un ultimo cucchiaio di acqua, ma solo se strettamente necessario: meglio lavorarlo di più piuttosto che aggiungere troppa acqua che lo renderebbe troppo duro.
Avvolgere la pasta in pellicola trasparente e conservare in frigo almeno un'ora.

Nel frattempo, preparate il ripieno. Pelate e pulite le mele, saranno perfette quelle verdi, che conferiranno acidità, io in questo caso ho preferito le golden, dal gusto più morbido.
Tagliatele a dadini.
Mettete in una padella la cannella e il burro tagliato e scaldate fin quando quest'ultimo non sarà sciolto.

Aggiungete le mele e mescolate fin quando non saranno ricoperte di burro; aggiungete lo zucchero e fate cuocere a fuoco medio, fin quando le mele non saranno morbide, ma ancora sode.

Dividete l'impasto in due parti e stendetelo con un mattarello tra due fogli di carta da forno, fino a raggiungere lo spessore di 2,5 millimetri; se fosse troppo morbido, riponetelo in frigorifero. Imburrate e infarinate uno stampo basso e foderatelo con l'impasto, eliminando i bordi in eccedenza con un coltello.
Riempite il fondo della pie con le mele cotte e copritele con un secondo disco di impasto; passate il mattarello sui bordi dello stampo per eliminare l'impasto in eccesso.
Con un coltello affilato, praticate dei tagli sulla superficie, serviranno per far uscire il vapore durante la cottura.

Accendete il forno a 170°C.

Sbattete leggermente l'uovo e il latte e spennellateli sulla superficie; spolverate con lo zucchero e infornate in forno caldo per 30-40 minuti fin quando la superficie non risulterà dorata.

Lasciate raffreddare completamente su di una griglia e capovolgete la torta su un piatto per sformarla.

martedì 23 dicembre 2014

Biscotti alla vaniglia


Una frolla versatile, semplicissima, ma fragrante, friabile il giusto e profumata di vaniglia.
Da declinare come preferite, trovate diversi spunti in seguito :).
La ricetta l'ho “rubata” dal numero di dicembre/gennaio della rivista di Donna Hay e le foto sono a cura di Barbara Torresan, insomma un post breve ma sontuoso!



Consigli: la pasta frolla va realizzata il giorno prima, stesa in panetti alti un centimetro e lasciata a riposare in frigorifero avvolta da pellicola.

Vi consiglio poi di lasciarla ammorbidire leggermente a temperatura ambiente e di stenderla con il mattarello tra due fogli di carta forno per evitare di aggiungere farina.

Eventuali sostituzioni al posto delle due bacche di vaniglia:
1. 1 cucchiaino di cannella e 1 cucchiaino di quattro spezie
2. 1 cucchiaio di buccia di limone
3. 25 g di cacao amaro



Ingredienti

burro a temperatura ambiente   125g
zucchero semolato              110g

uovo                           1
vaniglia                       2

farina                         225g

Montate il burro e lo zucchero utilizzando una planetaria munita di frusta o aiutandovi con un frullino manuale.
Rompete l'uovo in una ciotola, sbattetelo leggermente con una forchetta e incorporatelo a filo alla crema di burro e zucchero.
Estraete i semini dalle bacche fresche di vaniglia e aggiungeteli.

Versate la farina e mescolate giusto il tempo necessario ad incorporarla agli ingredienti, non girate troppo, otterreste un impasto troppo duro per la formazione eccessiva di glutine.

Stendete l'impasto in panetti alti 2 cm e fate riposare almeno una notte in frigorifero, avvolti da pellicola.
Il giorno dopo, lasciate ammorbidire la frolla a temperatura ambiente e stendetela tra due fogli di carta forno, a 3 mm circa.
Se si fosse scaldata troppo, occorre rimetterla in frigorifero.
Ritagliatela delle forme che desiderate e posizionate i biscotti su una teglia foderata di carta forno o Silpat. Se volete bucarli per appenderli all'albero, fatelo adesso utilizzando una cannuccia di plastica.
Anche in questo caso, se si fossero ammorbiditi eccessivamente, rimettete la teglia per mezz'ora in frigorifero, manterranno la forma più facilmente.

Accendete il forno a 170°.
Infornate i biscotti quando raggiunge la temperatura e toglieteli quando saranno dorati.


sabato 20 dicembre 2014

Triangoli di noci e canditi


Secondo post sulla biscotteria natalizia facile e collaudata...
Questi biscotti alle noci sono profumati, gradevoli, morbidi.
Nella ricetta originale erano previste bucce di limone candite, sicuramente migliori delle ciliegie rosse e verdi, ma io dovevo smaltirle in previsione della pausa invernale della pasticceria.
Quando si parla di canditi comunque, sarebbe preferibile utilizzare quelli artigianali, sicuramente più aromatici.


Ingredienti per una quarantina di biscotti

canditi misti                  55g
bucce di limone candite        75g
(nel mio caso ciliegie candite, rosse e verdi)

burro a temperatura ambiente   150g
uovo                           1

zucchero a velo                50g
noci tritate                   50g
farina “00”                    200g
amido di mais                  75g
vaniglia                       1
lievito per dolci              1 pizzico
sale                           1 pizzico


Montate il burro morbido con l'aiuto di una frusta manuale o di una planetaria.
Versarvi il tuorlo d'uovo a filo.

Mescolate bene tutti gli ingredienti secchi: lo zucchero a velo, le noci tritate finemente, la farina, l'amido di mais, la vaniglia (per sapere come estrarre i semi di vaniglia andate qui), il lievito, il sale.
Uniteli al burro mescolando.
Tritate i canditi con il coltello e aggiungeteli all'impasto.

Accendete il forno a 180°.

Dividete l'impasto in stampi monoporzione, io ho usato anelli di 7 cm per tartes francesi, potete anche cuocerli nel silicone o negli stampi per tartellette.

Infornate per 30 minuti e all'uscita dal forno spolverizzate immediatamente con zucchero semolato.
Lasciate riposare, poi tagliate in 4 parti con un coltello affilato, preferibilmente da tiepidi.
Si conservano fino ad un mese in contenitori ermetici.