sabato 31 dicembre 2016

Bicchierini di tiramisù & pandoro



Se presentassi questo post unicamente con la parola "tiramisù", tradirei la mia professione di pasticciera; dovete farmi il favore di considerarlo come un dessert al cucchiaio costituito da una crema al tiramisù con uova pastorizzate e dischi di pandoro bagnati con caffè espresso :-P.
Questa premessa era d’obbligo per il fatto che ovunque nel mondo troppi dessert vengono chiamati tiramisù quando non lo sono affatto; nonostante ami più preparare i dolci piuttosto che mangiarli, ci sono delle cose a cui tengo, tanto da considerarmi una purista, soprattutto quando si parla della tradizione dolciaria italiana. Apprezzo molto la creatività e la trasformazione in cucina, basta che si scelga la terminologia corretta. Date a Cesare quel che è di Cesare insomma.
Detto ciò, potete utilizzare questo post interamente per realizzare il dessert al bicchiere della foto, oppure potete suddividerlo in due e utilizzare la ricetta della crema per realizzare il vostro vero tiramisù (con i savoiardi) e tenere l'idea del pandoro per altri dolci al bicchiere (mousse, bavaresi ecc.) bagnandolo con sciroppo, latte o bagna per dolci. Qualunque sia la vostra decisione, seguite attentamente i passaggi e non scoraggiatevi subito perché è difficile solo la prima volta! E soprattutto, mi sento di dirvi che lo sciroppo, soprattutto nelle preparazioni in cui diventa caramello, è una delle cose più rischiose in pasticceria perché è vischioso e raggiunge altissime temperature, quindi non preparatelo se avete bambini piccoli intorno, vi serve tutta la concentrazione possibile.
Adesso possiamo cominciare…

Personalmente non preparo più il tiramisù con uovo crudo da anni; questo perché per realizzare i dolci, anche al ristorante, uso sempre uova biologiche (quando ero a Poggio Ai Santi avevamo direttamente il pollaio) che, nonostante siano sicuramente più salutari e saporite, sono anche più pericolose. Non posso permettermi che qualcuno si senta male a causa dei miei dolci, né a casa né tantomeno al lavoro, quindi utilizzo sempre la stessa ricetta che ho dagli albori della mia carriera, ma pastorizzo le uova (precisamente i tuorli) con uno sciroppo a 121°C; questo processo viene definito in termini tecnici “pâte à bombe” ed è utilizzato in pasticceria per la preparazione di creme, mousse, semifreddi, gelati e altro ancora. Potete utilizzarlo immediatamente sia come base di una preparazione più complessa, sia come crema da mangiare a cucchiaiate con la frutta, oppure congelarlo in contenitori ermetici; in questo caso ci serve come base per la nostra crema tiramisù.
Il processo che vedrete nelle foto step-by-step è quello usato in pasticceria e lo ritengo ovviamente più corretto, ma in fondo al post vorrei lasciarvi anche il procedimento da seguire se non possedete una planetaria, in quanto può essere eseguito anche con un semplice frullino elettrico; l’unica cosa di cui avete veramente bisogno per realizzare la crema è un termometro, ormai si trovano ovunque, dai grandi supermercati ai piccoli negozietti dei cinesi ;-). Se è la prima volta che vi misurate con una pâte à bombe leggete prima la ricetta per capire il procedimento e poi iniziate!

Come sempre, vi consiglio di usare uova biologiche (tenetele a temperatura ambiente o non monteranno correttamente) e di scegliere ingredienti di qualità per un risultato migliore.
Con queste dosi ho realizzato 5 bicchieri e una vaschetta da 15x10 cm.



Ingredienti per 6/8 persone

pandoro          1
caffè espresso   100 ml circa
zucchero         2 cucchiai
cacao amaro

Pâte à bombe
acqua            50 g
zucchero         170 g
tuorli           90 g (circa 4)

mascarpone       250 g
panna fresca     250 g


Cominciate con la preparazione del caffè espresso, perché dovrà essere freddo al momento dell’utilizzo o scioglierà la crema! Più concentrato è e meglio è, al bando i surrogati. Preparatene circa 100 ml e aggiungete 2 cucchiai rasi di zucchero; mescolate bene e ponete in frigorifero. Se avete problemi con la caffeina o volete preparare il tiramisù ai vostri bambini, utilizzate caffè d’orzo.
A questo punto procedete alla preparazione dei bicchierini: tagliate il pandoro longitudinalmente a fette di 1 cm circa. Con un tagliapasta del diametro del vostro contenitore, ricavate dei dischi, due per ogni bicchiere.

Inserite un disco di pandoro sul fondo dei bicchieri e bagnatelo con il caffè raffreddato; a me non piace inumidirli eccessivamente perché ho sempre il terrore di ritrovarmi con un tiramisù annacquato (sacrilegio!) e soprattutto mi piace mantenere una certa consistenza nei dolci, quindi che sia biscuit, pandoro o savoiardo, non inzuppate troppo ;-).
Tenete da parte i bicchieri e i dischi di pandoro in più.

A questo punto passiamo alla pâte à bombe; se non possedete una planetaria andate in fondo al post e troverete il procedimento con le fruste elettriche, se invece possedete una planetaria continuate a leggere.
Mettete i tuorli a temperatura ambiente in una planetaria con la frusta; poi mettete l’acqua sul fondo di una casseruola piccola, possibilmente con il doppio fondo, aggiungete lo zucchero nel centro e mescolate con le dita per incorporare il tutto, una volta messo sul fuoco non dovrete più mescolarlo.
Cominciate a scaldare lo sciroppo a fuoco medio-alto, controllando ogni tanto la temperatura con un termometro; se il termometro tocca il fondo della casseruola, inclinatela e misurate la temperatura immergendo il termometro nella parte più profonda del liquido, sarà più attendibile.
Quando lo sciroppo raggiunge la temperatura di 110°C, azionate la planetaria e cominciate a montare i tuorli a media velocità (nel mio caso è a 112°C perché ho perso tempo per fare la foto :-P).

A 117°C aumentate la velocità della frusta al massimo e a 120°C sollevate delicatamente la casseruola e versate lo sciroppo bollente a filo sui tuorli mentre montano; consiglio a 120°C semplicemente per il fatto che mentre vi spostate verso la planetaria, lo sciroppo continua a cuocere e la temperatura salirà, quindi soprattutto le prime volte vi consiglio di togliere prima la casseruola dal fuoco in modo da avere il tempo necessario per spostarvi con lentezza senza rischiare danni.
Rimarrà sicuramente una parte di sciroppo nella casseruola, raschiatelo con una spatola resistente al calore e inseritelo in planetaria; continuate a montare a massima velocità per almeno un minuto, fin quando l’impasto non raddoppierà di volume.

A questo punto toccate la ciotola della planetaria con la mano: deve risultare calda-tiepida, ma non bollente. Se è così, fermate la frusta, altrimenti continuate a montare.
Incorporate il mascarpone tutto in una volta e mescolate a bassa velocità fin quando non sarà completamente incorporato.
Trasferite il tutto in una ciotola capiente, lavate e sgrassate bene la planetaria e la frusta e passatele sotto l’acqua fredda o ancora meglio ghiacciata; questo perché dovete montare la panna e in una ciotola calda non ci riuscireste.
A questo punto inserite nella planetaria la panna fresca fredda di frigorifero e montate a massima velocità finche non sarà rassodata, ma non troppo: inclinando la planetaria dovreste ottenere una consistenza morbida e scivolosa (vedere foto). Il termine corretto è panna semimontata.

Trasferitela sul composto precedente e mescolate delicatamente con una spatola, dal basso verso l’alto, per incorporare la panna senza smontare il tutto.

A questo punto utilizzate un piccolo mestolino per raccogliere la crema e versarla nei vostri bicchieri; riempite tutti gli stampi e coprite la crema con il secondo disco di pandoro.

Bagnate il pandoro con altro caffè e ricopritelo con un altro mestolino di crema; lasciate raffreddare il dessert in frigorifero coperto da pellicola, preferibilmente per una notte intera e cospargetelo di cacao amaro prima di servire.

Si conserva tre giorni in frigorifero, oppure potete congelarlo in contenitori ermetici per due mesi e porli in frigo circa 6 ore prima di consumarlo.
Fatemi sapere!


Per realizzare la pâte à bombe SENZA PLANETARIA
Non avendo mai utilizzato questo procedimento onestamente, ho preso spunto da questo fantastico libro, amo l'autore e la fotografa è Barbara, dunque...

Mettete i tuorli, lo zucchero e l'acqua in un recipiente di acciaio e mescolate per amalgamare gli ingredienti.

Appoggiate la ciotola su una casseruola riempita per un terzo di acqua in ebollizione; la ciotola non deve toccare l'acqua! Cominciate a montare il composto con una frusta elettrica, fin quando non noterete che lo zucchero comincia a sciogliersi e i tuorli diventano più chiari.
A questo punto tenete sotto controllo la temperatura con un termometro, il composto deve raggiungere gli 85°C.
Togliete la ciotola dalla casseruola facendo attenzione a non bruciarvi con il vapore e adagiatela in un recipiente contenente acqua e ghiaccio, continuando a sbattere con la frusta elettrica per raffreddare la crema velocemente.
A questo punto continuate il procedimento come descritto nel post, quindi dal mascarpone!

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