Il clafoutis è un dessert originario del Limousin, regione francese situata a grandi linee tra Lione e Bordeaux; il suo nome deriva dall'occitano clafotis, dal verbo "clafir" che significa riempire, ed è un dolce composto in origine da una pastella e da ciliegie nere.
Fa parte di quei dessert che io colloco nella categoria “salvavita”: hanno il diritto di ingresso nel gruppo tutti i dessert che prevedono una rapida esecuzione unita ad una grande soddisfazione, sia dell'esecutore che del fruitore.
fruitore [frui-tó-re] agg. e s.m. (pl. m. -ri; f. -trìce, pl. -ci)
1 Che, chi fruisce di qualcosa ‖ Consumatore ‖ Utente
2 Destinatario di un'opera d'arte.
Ecco, la seconda definizione la trovo appropriata. Perché il clafoutis, nella sua semplicità, è un'opera d'arte, che può essere declinata in tantissime versioni, fino a diventare intrigante.
Inoltre richiede non più di 20 minuti di realizzazione, potete anche preparare la pastella il giorno prima e tenerla in frigo senza problemi (attenzione solo a mescolarla bene prima dell'utilizzo).
Molti non lo amano, ma forse non ne hanno mai assaggiato una versione seria!
L'impasto va versato in stampi di ceramica, io in genere scelgo quelli piccoli perché lo considero esteticamente migliore servito in singole porzioni, ma potete anche scegliere uno stampo unico.
Come altezza dovreste tenervi intorno ai 3 centimetri, lasciate sempre almeno un centimetro dal bordo perché gonfia leggermente in cottura.
Consiglio sempre l'utilizzo di frutta di stagione ben matura e saporita, altrimenti il gusto potrebbe essere troppo delicato e insignificante.
Io lo servo tiepido, se è a temperatura ambiente lo ripasso in forno circa 3 minuti, lo cospargo leggermente di zucchero a velo e lo servo con una pallina di gelato (in genere lo faccio io, ma anche comprato va bene, basta che sia di qualità).
Anche da cotto si conserva tre giorni in frigorifero coperto da pellicola, riscaldatelo prima di servirlo.
Ingredienti per 8 stampi monoporzione da 10 cm Ø
ciliegie 40 circa
farina di mandorle 100 g
zucchero 100 g
farina”00” o “0” 30 g
panna 250 g
latte 100 g
uova 100 g (circa 2)
kirsch 20 g (facoltativo, io ho usato il Maraschino)
Lavare le ciliegie, tagliarle a metà ed estrarre il nocciolo, facendo attenzione a non dimenticarne nessuno ;-). Vi consiglio di utilizzare dei guanti usa e getta.
Accendere il forno a 160°.
Mescolare la farina di mandorle, lo zucchero e la farina con una frusta.
In un altro recipiente mescolare la panna, il latte, le uova e il kirsch (potete ometterlo o sostituirlo con altro alcool a piacere).
Unire i due composti mescolando bene.
Versare la pastella negli stampi, lasciando un centimetro dal bordo; distribuire uniformemente le ciliegie, circa 10 metà ogni stampino.
Infornare a 160° per circa 30-35 minuti, i clafoutis devono essere dorati e cotti al centro.
Far intiepidire, cospargere di zucchero a velo e servire, eventualmente accompagnando con un gelato.