venerdì 23 maggio 2014

Decalogo a puntate per sognatori di cucine 8

8. Scegliete attentamente i vicini, anzi meglio non averne proprio.


Spiegazione
Potrei lamentarmi di tanti aspetti delle mie case francesi: una aveva la porta che non chiudeva bene e faceva un rumore infernale, perché eravamo obbligati a sbatterla con violenza per chiuderla. La parte positiva però era che nel paese in cui abitavamo non c'era bisogno di chiudere la porta della propria casa, si viveva come 100 anni fa o giù di lì... quindi capitava che la notte la lasciassimo socchiusa e via.
Poi la polvere che entrava portata dal vento, riempiendo tutti gli angoli possibili; arrivava però dalla nostra terrazza enorme dove l' occupazione principale consisteva nel fare barbeque sempre migliori e feste in cui sentirci padroni del mondo. Quindi ben venga la polvere.
L'altra era sempre buia, quindi tra cucina e casa non vedevo mai il sole... inoltre avremmo potuto benissimo fare a meno degli infissi visto che lasciavano passare il vento gelido come se non ci fossero; il grande vantaggio era però poter dormire al fresco nel torrido agosto parigino, perciò ho accettato anche questo.



Entrambe erano accomunate comunque dall'unico aspetto necessario alla vita degli addetti alla ristorazione: non c'erano vicini.
Questo è il solo aspetto di una casa che non può presentare lati positivi... se casa vostra comunicasse con stanze altrui sareste rovinati.

Ogni sera, dopo una giornata passata in cucina, l'unico conforto nel rientrare all'una di notte è rappresentato dalla doccia che lava via i ricordi, almeno momentaneamente. Cercherete di farla durare il più possibile nonostante lo stato di incoscienza in cui vi trovate e già questo potrebbe essere un problema a livello sonoro ovviamente. Ascoltare uno scroscio d'acqua in piena notte non fa piacere a nessuno.

Un ulteriore problema trova origine però nel post-doccia: ogni sera, voi colleghi, accenderete il phon intorno alle 2 di notte; se siete una donna dovete calcolare almeno un dieci minuti di asciugatura, a meno di non volervi ritrovare alle prese con la polmonite il giorno dopo; devo confessarvi che io successivamente mi permettevo anche il lusso di passare l'aspirapolvere per rimuovere i centomila capelli che lo stress del giorno mi aveva fatto cadere.



Se avessimo avuto dei dirimpettai, come minimo ci avrebbero riservato una polpetta avvelenata, o avrebbero fatto entrare dai buchi delle finestre una colonia di formiche, o rubato la nostra posta, o bucato il tubo dell'acqua per allagarci il bagno, cose così.
Forse è per quello che molti colleghi stipulano assicurazioni contro i danni. Ora mi è tutto più chiaro.

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