giovedì 15 maggio 2014

Barrette morbide all'avena

Ogni anno, all'avvicinarsi della stagione estiva, mi sorprendo ad alzare le sopracciglia un po' sconcertata guardando le pubblicità di cereali inconsistenti e barrette dietetiche che promettono un ingresso trionfale e tonico in spiaggia.
Allora, io non sono una nutrizionista, anzi: sono una pasticciera che per forza di cose ama profondamente tutto ciò che è prodotto con amore mescolando ingredienti che causano sensi di colpa e cellulite. Forse proprio per questo motivo non sono più disposta ad essere presa in giro quando si entra nell'argomento perdita di centimetri.
Se devo rinunciare ad alimentarmi come voglio per potermi infilare il costume senza scoppiare a piangere a dirotto, allora decido almeno di mangiare sano e soprattutto di usare il buonsenso.
E ancora, se mi ritrovassi a dover ingollare una barretta di cereali finti, ricoperta di cioccolato magro pieno di addensanti e conservanti e soprattutto carica comunque di zucchero sbiancato e altre sostanze sconosciute, rinuncerei a vita alle mie merende. Sceglierei piuttosto un mango allora, o una banana, o un chilo di fragole; incredibile invece che la frutta a volte faccia più paura di una merendina cosparsa di stelline, in cui di vero c'è ben poco.

Ecco allora che ho deciso di ribellarmi alle barrette finte sane e, dopo vari studi qui e là, sono approdata ad una soluzione di rapida e facilissima esecuzione, che vi permetterà di ottenere un prodotto più dolce, più succoso e più soddisfacente, tutto ciò senza utilizzare il saccarosio e i prodotti animali quindi privilegiando la leggerezza.

Per chiarezza devo dirvi che a parità di dimensioni, le mie barrette sono più pesanti e sicuramente più caloriche di quelle industriali, ma se scegliete di mangiarle al risveglio, potranno fornirvi la giusta dose di energia e di zuccheri sani senza che il punto vita ne risenta (in futuro arriveremo a barrette ancora più salutari, ma con calma!).
Anche per i figli sportivi sono ottime; non essendo racchiuse in involucri industriali però, potrebbero dare origine a prese in giro crudeli, in quel caso limitatevi a consumarle tra le mure domestiche, non vorrei essere responsabile di traumi psicologici nell'età dell'adolescenza.
E per coloro che stanno pensando di portarle in ufficio, oggi mangiare sano è in, quindi niente scuse.
Questa dose risolverà il problema di 20 merende, in più si conservano per due settimane se tenute in frigorifero. Unico requisito: dovete amare l'avena. Provatele!

Note sugli ingredienti e sostituzioni
Le barrette in questione non contengono prodotti animali e per questo motivo sono vegane. Se non vi interessasse aderire a questa scelta, potete sostituire lo sciroppo d'agave con una dose inferiore di miele (130/150 grammi).
Inoltre, io ho scelto di realizzarle con l'olio di cocco, un prodotto versatile e aromatico in vendita nei supermercati biologici o di alimentazione naturale; il prezzo di questo olio è elevato, potete sostituirlo tranquillamente con olio di girasole.
Se non voleste utilizzare i semi di lino nonostante contengano sostanze benefiche, potreste sostituirli con pari peso di altri semi o di fiocchi d'avena oltre a quelli già presenti nella ricetta. Io ho utilizzato quelli piccoli e sottili per ottenere delle barrette abbastanza morbide, ma qualsiasi fiocco d'avena andrà bene.
Per quanto riguarda le aggiunte come vaniglia e spezie, avete libera scelta: potete aumentarle, sostituirle, ometterle, come volete!
Se siete a dieta, scegliete come ripieno delle composte di frutta o marmellate senza zucchero; io ho scelto una composta casalinga di fragole e rabarbaro, j'adore... in caso contrario, potreste pure farcirle con creme spalmabili al cioccolato e nocciole per quanto mi riguarda, ma tutto il progetto salutare andrebbe a farsi benedire ;-). A voi la scelta, non sono qui per giudicarvi, quindi...

Ingredienti per 20 barrette circa (stampo 30x20)

farina bianca “00” o “0”   80 g
farina integrale           50 g
lievito per dolci          1 cucchiaino
semi vaniglia              1 cucchiaino
cannella                   1 cucchiaino
cardamomo                  mezzo cucchiaino
sale                       mezzo cucchiaino

fiocchi d'avena            260 g
semi di lino macinati      40 g

succo d'agave              170 g
olio di cocco              130 ml

composta di frutta senza zucchero

Preriscaldare il forno a 180°.
Mescolare con una frusta la farina bianca, la farina integrale, il lievito setacciato, i semi di vaniglia, le spezie e il sale.
Aggiungere i fiocchi d'avena e i semi di lino e mescolare bene con un cucchiaio.

Versarvi il succo d'agave e l'olio di cocco (se dovesse essere solido, potete scaldarlo leggermente nel microonde) continuando a mescolare.

Dividere l'impasto a metà e distribuirlo in uno stampo, meglio se foderato di carta forno (io ne ho utilizzato uno professionale appoggiato su Silpat, ma potete versarlo tranquillamente in un qualsiasi stampo, anche in ceramica).
Compattare e livellare bene aiutandosi con un cucchiaio o direttamente con le mani; distribuirvi sopra la composta di frutta in modo omogeneo.

Ricoprire tutta la superficie con l'altra metà di composto e schiacciare delicatamente con un cucchiaio o con le mani.

Infornare per 20 minuti circa, l'impasto deve dorarsi leggermente.
Far raffreddare e tagliare delle dimensioni desiderate.

3 commenti:

  1. Saranno squisite immagino!!
    Ma io non voglio cibo democratico! Voglio solo cibo per ciccioni!!! :D

    *Dove*

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  2. Ciao! Ho appena scoperto il tuo blog alla ricerca di nuovo ricette per le barrette energetiche che spesso faccio in casa. Oggi ho trovato al supermercato lo sciroppo d'agave e cercavo appunto ricette per sostituirlo al miele. Ho una domanda. Le ricette che ho seguito finora prevedevano solo l'uso di cereali misti, senza carino e senza lievito. A vederle le tue hanno una consistenza molto migliore e vorrei provarle. Pensi che usando solo farina integrale vengano bene lo stesso?

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    1. Ciao laura!
      Secondo me il risultato non dovrebbe cambiare molto, la sostituzione totale della farina bianca con quella integrale risulta problematica soprattutto nei dolci lievitati; le mie barrette rimangono abbastanza morbide, se la farina integrale le indurisse un pò non sarebbe un danno :-).
      Fammi sapere, bacio!

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