domenica 30 marzo 2014

Decalogo a puntate per sognatori di cucine 6

6.
Dimenticherete progressivamente cosa voglia dire sentirsi sexy.



Spiegazione
All'inizio ci si impegna. Ne vale la pena dopotutto.
Si spera di essere notati di più, di essere apprezzati perché oltre a lavorare 16 ore riusciamo anche ad essere impeccabili e fighissimi e oltretutto profumati.

I primi tempi, anche quando avevo una pausa pomeridiana di un'ora sola, trovandomi di fronte il letto e la doccia sceglievo sempre la seconda: tornavo al lavoro profumata, pettinata e ritruccata. Sì, ma anche devastata dalla stanchezza e per miracolo riuscivo a tenermi in vita fino all'una di notte.
Ho retto così per mesi, fin quando i miei colleghi (maschi, loro sì che sono pratici) non mi hanno fatto capire che avrei dovuto leggermente ridefinire le mie priorità e che inevitabilmente sarei dovuta rientrare a casa il pomeriggio fiondandomi sul letto senza neanche guardarla, la doccia.
Tutto questo riguardava il periodo fortunato, quando la casa era a portata di mano. Nelle brevi pause parigine mi sono ritrovata invece a dormire in macchina, o in metro, o su una panchina, sempre con la bocca spalancata e la bavetta, avete presente?! Può una persona in queste condizioni sentirsi sexy? No.



I primi tempi la sveglia si punta mooolto in anticipo, per prepararsi alla giornata, stirarsi come i gatti, magari fare anche colazione, abbinare i calzini!...
Poi la sveglia comincia ad essere rimandata, prima cinque minuti, poi dieci, fino a ritrovarsi al limite di tempo possibile che permette unicamente lavaggio dei denti (quello sì) e cambio pigiama/divisa. Non ci crederete, ma ho visto persone mettersi il pigiama all'uscita del turno per poter tornare a casa e buttarsi sul letto direttamente. Bleah!
Rimango ancora inorridita dal lasciarsi andare, dal diventare piccole bestiole, ma in questa vita si rischia di scivolare verso il basso senza che il corpo opponga resistenza perché sfinito.
Si deve tirare fuori una grinta e un amor proprio non comuni.
O almeno uscire tutti i fine settimana in tubino nero, rossetto rosso e tacco 12 per compensare, sempre che si riesca ad uscire dal letto.

In più si deve avere un cuore d'acciaio; in caso contrario, non guardatevi mai le gambe, o alla vista dei primi capillari rotti a causa delle 16 ore al giorno passate in piedi potreste avere un infarto. Io ho rischiato grosso, prima di smettere di abbassare lo sguardo e di investire un terzo dello stipendio in una palestra.

Nessun commento:

Posta un commento